Negli ultimi anni il settore online ha subito un boom incredibile. Secondo gli ultimi dati raccolti, nel solo mese d’aprile 2022 il numero di giocatori attivi in Italia è stato pari a 1.803.963 che, attraverso 2.568.253 conti di gioco, ha contribuito ad una raccolta complessiva pari a 4.576.081.874 euro. In questo mese sono stati inoltre aperti 381.083 nuovi conti di gioco.
Il boom del settore online si deve senza dubbio al periodo storico che stiamo vivendo. Il Covid e il conseguente lockdown, ha portato alla chiusura delle agenzie e centri scommesse spingendo i giocatori a cercare una valvola di sfogo in rete.
Tuttavia, il fenomeno del gioco online non è recente. Il primo casinò online, ad esempio, è datato 1994. Si trattava di The Gaming Club che è da considerarsi il capostipite di tutti i casinò in linea. Questo passo fondamentale fu compiuto da Microgaming, azienda che oggi è considerata leader nel settore dell’azzardo e che collabora con i migliori casinò online stranieri sparsi nel mondo. Tra l’altro, The Gaming Club è un casinò tutt’ora operante.
Microgaming e la rivoluzione del casinò
Microgaming è un’azienda di software che ha sede nell’Isola di Man fondata da John Coleman nel 1994. Oltre al primo casinò online a questa azienda si devono altre due importanti innovazioni. Nel 1998 lanciò Cash Splash, prima slot con jackpot progressivo. Queste ultime si differenziano dalle altre, in quanto il jackpot viene accumulato tramite le giocate di più dispostivi collegati tra di loro tramite un server.
Altro passo importante nell’evoluzione dei casinò online non Aams fu compiuto nel 2004 quando venne sviluppato il primo software per il casinò mobile. Si può quindi affermare che Microgaming sia stato un precursore. Tuttavia, le sue innovazioni non avrebbero visto la luce se non fosse cambiato qualcosa anche a livello normativo.
Nel 1994, infatti l’azienda fu abile nel cogliere una autentica svolta legislativa. Stiamo parlando del “Free Trade & Processing Act”. Si tratta di una legge approvata ad Antigua e nelle Barbados che di fatto ha regolamentato per la prima volta il gioco d’azzardo in rete. Lo stato caraibico è stato dunque il primo in assoluto a concedere licenze nazionali a ogni impresa che intendeva avviare un casinò online.
Un altro evento fondamentale nello sviluppo di questo settore avvenne l’anno dopo. Nel 1995 fece la sua scena nel mondo dell’azzardo CryptoLogic. Si trattava di un’azienda informatica capace di elaborare un protocollo criptato per le transazioni finanziarie virtuali.
Quest’ultimo fu utilizzato per la prima volta su InterCasinò nel 1996. Proprio in quell’anno sorse un’altra commissione di gioco a Kahnawake (riserva indiana canadese), che rilasciò anche licenze per il business del gioco d’azzardo su internet. Alla fine del 1996, c’erano circa 15 siti web con giochi e, prima che arrivasse il 1998, tale numero era aumentato a 200.
I casinò online in Italia
La nascita dei casinò online in Italia è stata ritardata rispetto al resto del mondo. Si è dovuto aspettare il 2011 per poter giocare in rete. Il merito va a Berlusconi che in quell’anno lanciò il cosiddetto decreto di Ferragosto. Con questo decreto venivano legalizzati i primi casinò online, pur con alcune limitazioni dato che potevano offrire soltanto giochi da tavolo e lotterie. Nonostante queste limitazioni subito dopo la promulgazione del decreto vennero fatturati ben 5 miliardi di euro.
Gli operatori del mercato dovettero attendere un anno per avere la possibilità di introdurre le slot. Il processo di legalizzazione è stato particolarmente lento e questo ha frenato la crescita del settore. Tuttavia, attualmente quello italiano è uno dei mercati più prosperi per quel che riguarda il mercato del gioco d’azzardo online e con ottime prospettive di incrementare ulteriormente il proprio giro d’affari.
