Manifattura Firenze bancone
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Manifattura Firenze, nuova drink list firmata dall’artista Urto

Da Virzì a Garibaldi passando per Rita Pavone fino a Gianni Versace. Sono alcuni dei nomi che hanno ispirato la nuova carta cocktail di Manifattura Firenze, un viaggio nell’italianità che incontra anche l’arte con la copertina del menu – tributo al “Libro imbullonato” dell’artista Fortunato Depero – firmata dallo street artist calabrese Urto.

All’interno della drink list, una raccolta di 16 ricette tributo a personaggi segnanti nel panorama italiano e nel percorso dei membri della famiglia di Manifattura.


La copertina della drink list di Manifattura Firenze firmata da Urto
La copertina firmata da Urto

La proposta di Manifattura Firenze

Nel ventaglio dell’offerta alcolica, il locale di piazza San Pancrazio, ha suddiviso le miscelazioni in diverse linee pensate per soddisfare tutti i palati. Si parte dai cocktail Ruffiani, proposte con un tenore alcolico ben ammorbidito dalle componenti dolci. Di questa categoria fa parte “Ovosodo”, il cocktail dedicato al regista Paolo Virzì, dal sapore sapido, floreale e fresco realizzato con aperitivo americano Cocchi al basilico, amaro Santoni, liquore al bergamotto e rose gialle italicus, succo di pompelmo e sale di sedano; ma anche “Smetto quando voglio” effervescente, fruttato e amabile come le caratteristiche di Stefano Fresi, l’attore a cui si ispira, che contiene bitter Fusetti infuso alla vaniglia, vodka, acqua di fragole e sciroppo di zucchero.


Cocktail Ovosodo dedicato a Paolo Virzì
Il cocktail Ovosodo dedicato a Paolo Virzì

Per i bevitori più introversi e riflessivi, che sanno però aprirsi se ben stimolati ecco invece i Titubanti: “Dio perdona ma io no” dedicato a Giuseppe Colizzi, floreale e acidulo; “Cani Arrabbiati” dedicato a Mario Bava, leggermente amaricante e sapido; “Napoli chest’ce” dedicato a Nino D’Angelo, agrumato e con sentori di fiore di zagara e vaniglia e “La Feldmarescialla”, in omaggio a Rita Pavone. Secco, acidulo e fruttato.

Si arriva così ai miscelati dai sapori più decisi con i Risoluti, di cui fanno parte “Gorilla” dedicato a Fabrizio De André; “L’Armando” una grappa da meditazione, da assaggiare dopo cena, dedicato a Enzo Jannacci; “Fitzcarraldo” dedicato a Claudia Cardinale, pulito, speziato ed erbaceo; “Sbucciami” ispirato a Cristiano Malgioglio, un brandy stravecchio infuso alla banana con vodka al caramello salato, amaricante aromatico al cioccolato punt e mes. ideale dopocena e infine “Prima Donna”, drink dedicato a Elena Cornaro – simbolo di libertà e autorevolezza femminile – secco, speziato e leggermente fruttato.


Il cocktail Sbucciami dedicato a Cristiano Malgioglio
Il cocktail Sbucciami dedicato a Cristiano Malgioglio

Completano l’offerta i Doverosi (Negroni) nel rispetto della città che gli diede i natali con il “Conte Camillo”, dai toni avvolgenti e agrumati dedicato al Conte Camillo Negroni; il “Negroni Calabrese” dal retrogusto affumicato e piccante, dedicato a Gianni Versace e “Rotolando Verso Sud” dedicato ai Negrita con Vermouth rosso Carpano classico infuso con pomodoro datterino confit e fico secco.

Per chi dell’alcol non ne vuole sapere non mancano infine i Leggeri, nella loro variante analcolica. Una spuma bionda con foglie di menta ne “Lo Stornello” dedicato a Carlo Buti; e un bitter analcolico all’arancia nel “Garibaldino” dedicato all’eroe dei due mondi Giuseppe Garibaldi.


Rotolando verso Sud, il cocktail omaggio ai Negrita
Rotolando verso Sud, il cocktail omaggio ai Negrita

Manifattura Firenze: il locale

Manifattura è un locale nato con l’idea di dare forma a un tempio di distillati e liquori italiani proponendo un’esperienza totalmente tricolore. La bottigliera di Manifattura è una sintesi perfetta del grandissimo patrimonio liquoristico autoctono, esaltato in ogni singola ricetta della carta cocktail. «Ci piace immaginare Manifattura come la resa fisica della miscelazione ben riuscita – ha spiegato Davide Campagnolo, uno dei soci fondatori di Manifattura – E questo grazie alla lungimiranza dei soci che hanno avuto l’idea e l’hanno resa possibile, ognuno attraverso il proprio talento: l’amore per l’italianità, la superba architettura e l’arte della falegnameria”. (A questo link l’articolo di Eugenia Torelli dedicato ai cocktail bar di Firenze da non perdere)

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