Roma Bar Show, inizia lo spettacolo

Vi ricordate l’emozione viva di quando da bambini vi portavano al Circo? Quel misto di magia e stupore, gli occhi fissi che si guardano intorno, i colori, gli odori, le luci, i numeri spettacolari, il domatore e gli equilibristi, il presentatore, gli acrobati e poi il ritorno a casa felici e sorridenti perché per qualche ora avevate vissuto in mondo magico (o almeno così vi sembrava).

Ecco, il Roma Bar Show, in programma lunedì 29 e martedì 30 maggio, è da un paio di anni esattamente tutto questo e forse anche qualcosa di più. Per tutta la spirits industry legata alla distillazione e alla mixology è l’evento da non perdere, quello a cui non si può rinunciare, che tu sia un semplice appassionato, un’azienda, un bartender, un proprietario di locali ecc. ci devi essere e, di conseguenza, partecipare o organizzare uno degli eventi che dentro e fuori il Palazzo dei Congressi di Roma animano il panorama della due giorni romana.


Roma Bar Show pubblico


Effetto Roma Bar Show

In realtà, anche se non sembra, siamo solamente alla terza edizione della manifestazione creata da Andrea Fofi, Giuseppe Gallo e Fabio Bacchi con i proprietari del The Jerry Thomas Project, ma già da tempo è per tutti un evento consolidato e atteso. Ma a cosa si deve il successo del Roma Bar Show dopo solo due edizioni? Come sono riusciti a far diventare una città ricca, divertente ma tanto complessa come Roma, un avamposto del bere bene, scippando in qualche modo la scena a Milano?

Per prima cosa va detto che dietro a quella che sembra essere una simpatica manifestazione per bere e far festa, c’è un enorme lavoro di organizzazione, coordinazione e promozione, che passa dal tour promo in giro per tutta Italia alla decisione di non scegliere le date di un week-end (durante il quale i locali lavorano), che avrebbero sicuramente portato un pubblico più numeroso e curioso (anche a livello di incasso) escludendo però chi davvero lavora nel settore ed è in grado di portare valore al programma e alla partecipazione.


Assaggi al Roma Bar Show


Roma Bar Show, cosa aspettarsi

La manifestazione è divisa in aree ben identificate e distinte, che partono da Piazza Italia, interamente dedicata ai prodotti e alle eccellenze nostrane, passando per il festoso Mexican Village e il suo stage, che in questa nuova edizione sarà nella splendida e assolata (speriamo) terrazza del Palazzo.

Come in tutti i Roma Bar Show che si rispettino, una parte importantissima la fa senza dubbio quella dell’educational attraverso un programma ricco e variegato, che vedrà ospiti internazionali affrontare tematiche di attualità nella bar industry quali inclusività e sostenibilità, ma anche evoluzione della miscelazione nei bar.
Sono proprio gli educational ad accendere i riflettori su un settore che negli ultimi anni è cresciuto (escludendo il periodo Covid) in maniera esponenziale e che adesso, forse per la prima volta, si pone davvero delle domande importanti.

I temi coinvolgono non solo il settore ma anche tutto quello che gli fa da contorno. Ospiti di spicco provenienti da tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, dall’Australia alla Spagna garantiscono quella pluralità che è raro trovare in un giovane evento come questo, ma che al contempo faranno vivere ai partecipanti un percorso articolato in cui approfondire temi interessanti; tra i plus, anche la possibilità di imparare ‘dai migliori’ come portare avanti un bar di successo. L’elenco degli eventi, divisi tra Roma Bar Show, partner e aziende, è pressoché infinito e conferma ancora una volta che in questo ‘Circo’ bisogna godere almeno uno spettacolo (meglio due).


Cocktail al Roma Bar Show


Il programma

Per avere una mappa mentale del Roma Bar Show bisogna per prima cosa capire che l’evento è diviso in diverse zone: l’Auditorium, Academy, Tasting Room Shaker, Tasting Romm Jigger e Mexican Village Stage. Anziché riassumere tutti gli eventi, ne abbiamo selezionati alcuni che secondi noi sono da non perdere per interesse, unicità, cultura e potenzialità. Per tutti gli altri rimandiamo al sito ufficiale e alla pagina completa del programma (www.romabarshow.com)

Auditorium

Si parte dall’Auditorium, dove il 29 maggio (14:30 – 15:30) è in programma la Masterclass dedicata al mondo dei bartender, The Art of Japanese Bartending. Qui il famoso bartender Shingo Gokan esplorerà e farà conoscere l’arte del bartending nipponico, nota per la sua precisione, l’attenzione ai dettagli e l’enfasi sull’ospitalità.

Nella stessa giornata (18,30-19,30) si terrà anche l’attesa premiazione dei Rbs Awards, presentati da Alessandro Procoli e Roberta Mariani. Come sappiamo l’ospitalità italiana è apprezzata in tutto il mondo e gli Awards del Roma Bar Show sono stati pensati esattamente con l’obiettivo di premiare l’eccellenza italiana nella bar industry, attraverso riconoscimenti ai locali e ai bartender.

Fin dall’inizio, quella degli Stati Uniti è stata senza dubbio la cultura del cocktail più influente al mondo, è qui che nascono innumerevoli drink classici, dal Martini all’Old-Fashioned. Inoltre, è qui che è stato scritto e pubblicato il primo libro sui cocktail. Per questo motivo, tra le masterclass da non perdere c’è anche quella di martedì 30 maggio (15,30 – 16,30) dal titolo The evolution of American Cocktail Culture, con relatori Julie Reiner e Simon Ford. Seguire questa lezione significa conoscere tutti i segreti e la storia dei vostri cocktail preferiti.

A chiudere la giornata di martedì 30 maggio, ci sarà anche l’attesa Finale Diageo World Class – World Class Italia 2023 – The Final. È la competition tra bartender più attesa nel mondo della miscelazione e arriva a Roma con un appuntamento imperdibile, che incoronerà il Bartender of The Year 2023.


Roma Bar Show seminars

Tasting Room Shaker

Tornando al 29 maggio, ma entrando nella Tasting Room Shaker, il direttore di Spirito Autoctono Francesco Bruno Fadda sarà alla prese con il Maestro Peppe Vessicchio nell’incontro dal titolo Il Potere dell’Armonia della Creatività (18,30 -19,30). Il direttore d’orchestra più amato dagli italiani di ogni età, si cimenterà in una affascinante degustazione tra distillati, suoni e spartiti. Per comprendere meglio il potere della musica.

Jigger Room

E visto che l’appetito vien mangiando, il giorno successivo Spirito Autoctono replicherà nella Jigger Room, dalle 17,00 alle 18,00, con Il vento, il mare, la macchia mediterranea: travolti da un insolito destino, in cui Francesco Bruno Fadda e il sottoscritto, Paolo Campana, racconteranno il Mediterraneo con i suoi profumi, i suoi colori e il suo sapore unico attraverso quattro distillati italiani.

I nomi che girano per questa edizione sono tanti, e ognuno di questi porterà nelle varie stanze e corridoi la propria passione ed esperienza. Accanto a quelli già citati, ci saranno anche i ragazzi del Maybe Sammy di Sidney premiati come “Best International Bar Team Award”; Julie Reiner, mixologist e bar owner conosciuta per il suo contributo nell’innovazione della miscelazione in USA nonché giudice della serie Netflix “Drink Masters”; Giacomo Giannotti e Margarita Sader del Paradiso “Best Bar Award 2022” accompagnati da Martin Hudak e Stefano Catino; Monica Berg, Alex Frezza e Lydia Soedadi, che parleranno di “Lessons of a Bar owner”. Una tavola rotonda dedicata all’agave spirit vedrà invece come ospiti Ivan Saldagna, Stefano Francavilla, Esteban Morales, Jesse Este, Sophie Decobecq accanto a tanti altri, mentre la Roma Bar Show Academy by Perrier verrà interamente dedicata ai bar e ai loro progetti vedendosi alternare sul palco locali del calibro del Paradiso e l’Essentia (SIPS) di Barcellona, il Line di Atene, il Gibson di Berlino, il Limantour di Città del Messico, il Maybe Sammy di Sidney e l’SG Club di Tokyo.

Le iniziative delle aziende

Chiusa questa “piccola” parentesi sul programma interno al Roma Bar Show, possiamo passare a una selezione di eventi firmati dalle aziende, a partire da Pallini, che porterà al proprio stand l’evento Women do it better. Or not? Shake it up with Pallini to find the answer. Sarà l’occasione per puntare i riflettori sul lato rosa della bar industry – realizzato da proprio da Pallini (abbiamo intervistato Micaela Pallini in questo articolo) – una delle poche aziende tutte al femminile, che creerà uno spazio di aggregazione e riflessione, tra leggerezza e buoni drink. Due le postazioni di lavoro dietro il  loro bancone, dove saranno sempre presenti due barlady in contemporanea.

Interessante anche lo spazio esterno di Doreca, che nel suo ampio stand situato proprio all’ingresso, in entrambe le giornate farà degustare i prodotti in promozione, ma soprattutto racconterà e farà raccontare il mondo mixology con veri e propri talk: quaranta minuti di racconti personali (e non), sul rapporto tra il mondo del bar e la fascinazione per il Martini Cocktail con giornalisti, scrittori e bartender (30 Maggio ore 16,00). A fare da sfondo il GIN 585.5 di Pedro Ferreira, un gin tutto italiano.


Lo spazio di Velier al RBS
Lo spazio di Velier al RBS

Concludiamo la carrellata – che non sarà mai esaustiva – con i ragazzi di Velier, sempre pronti a dare spettacolo attraverso idee e cultura. Anche quest’anno saranno presenti con il loro grande stand dalle mille sfaccettature, composto da un Main Bar, due Ambassador Corner, un’arena con un ricco programma di talk e una lounge dedicata alla rivoluzione di EcoSpirits. Sicuramente uno dei programmi da tenere d’occhio in questa edizione del RBS. Velier infatti, si fa portavoce di un nuovo modo di intendere il bartending, tra ricerca della qualità, cultura artigianale e contaminazione con mondi vicini e lontani (per approfondire, leggi questo articolo sul patron di Velier, Luca Gargano).

Main Bar

Presso il Main Bar ci sarà una vastissima scelta di distillati e liquori premium degustabili in purezza, oltre a una drink list creata per il Roma Bar Show, una Seasonal-Artisanal-Re-Evolution list nella quale i frutti dei nostri artigiani saranno valorizzati al massimo da preparazioni madre: caffè, bergamotto, ciliegia, pesca e citrus mix.

Degustarena

La Degustarena, con 40 posti a sedere, ospiterà una serie di show legati dal fil rouge dell’artigianalità e incentrati sulle fasi fondamentali della produzione di un distillato: materia prima, fermentazione, distillazione, invecchiamento.

Tanti gli ospiti che saranno presenti: Leonor Betanzos dal Limantour di Città del Messico (50 Best Bars 2022); Grégory Vernant, proprietario della distilleria di rhum Neisson, in Martinica; Vittorio Capovilla, distillatore di fama mondiale; il presidente di Velier, Luca Gargano; Nicola Riske, brand education manager di The Macallan; Jimmy Bertazzoli e Oscar Quagliarini; il cantante Roy Paci e la curatrice del Museo Alessi, Francesca Appiani; Leonardo Leuci del Jerry Thomas Speakeasy e Mike Pigliarulo di Unfollow Agency.

Extraperimetral

Nell’Extraperimetral il mondo della mixology incontrerà l’alta ristorazione, per andare oltre il perimetro, alla ricerca degli abbinamenti del futuro. Sette cene da un’ora ciascuna per quattordici personalità a confronto: bartender, chef, pizzaioli e pasticcieri che costruiranno un’esperienza di pairing tra cibo e cocktail. A presentare, il gourmand Gil Grigliatti.

“Lo spettacolo sta per finire, le luci si stanno spegnendo e il pubblico comincia a defluire”

Prima di arrivare a questa frase di chiusura, speriamo vi siate fatti un bel giro in questo circo e abbiate visitato i vari profili social delle aziende, dei locali, dei bartender e, più in generale, di chi vivrà questo mondo partecipando al Roma Bar Show. Sarà più grande spettacolo dopo il weekend.

 

Nasce astemio nel 1971 a Roma, ma già alla fine degli anni ’80 si appassiona alla creatività e al buon bere. Frequenta Accademia delle Belle Arti e in contemporanea sviluppa una passione vera e sincera per il Campari e il Gin (in tutte le sue declinazioni). Illustratore, fumettista, mangiatore e creativo. Scrive e collabora con varie testate giornalistiche da anni. Conoscitore delle varie dinamiche del food&beverage, ha sempre fame e sete.

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