Cocktail bar a Barcellona
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Barcellona attraverso i cocktail bar

Dieci bar da non perdere nella nuova capitale della miscelazione europea, tra cocktail e bottigliere

Da quando Barcellona ha ospitato, nel 2022, la quattordicesima edizione della The World’s 50 Best Bars, eleggendo come migliore al mondo il cocktail bar Paradiso dell’italiano Giacomo Giannotti (qui l’intervista di Spirito Autoctono) è diventata una delle nuove città della miscelazione mondiale. Mai come oggi i riflettori sono puntati sulla capitale della Catalunya che si dimostra essere vibrante, dinamica e con un movimento legato al mondo del bar molto interessante e di tendenza. Barcellona è sinonimo di festa, turismo, vivacità e notevole offerta, il che però vuol dire doversi orientare per non finire in posti deludenti in cui perder tempo. Tutti i consigli a vostra disposizione sono come sempre di natura empirica e andrete sul sicuro, non vi resta che scegliere da quale cominciare.

Paradiso

Attualmente il miglior cocktail bar al mondo per la World’s 50 Best Bars 2022, frutto dei grandi successi del batender toscano Giacomo Giannotti, della sua compagna Margarita Sader e del loro affiatato team. Lo riconoscerete dalla lunga fila che si crea ogni sera in Carrer de Rera Palau, dalla finta porta di un frigorifero da cui entrare e dalla sua stravagante proposta cocktail: l’ultima e recente drink list si chiama “The Evolution”, dove l’arte della mixology rende onore alla storia dell’umanità attraverso 14 cocktail che richiamano un elemento o un momento cruciale dell’evoluzione dell’uomo. Una novità per la creatività del team e per i tantissimi clienti che ogni sera qui si riversano per riuscire ad entrare. E per chi non si accontenta, c’è uno speakeasy all’interno di Paradiso, una Macallan room ben nascosta che mai immaginereste di trovare lì…


Il Paradiso a Barcellona
Il Paradiso a Barcellona

Monk

Penserete di essere entrati in un piccolo minimarket e invece dietro un’altra porta scoprirete una festa, il Monk! Ad ottobre 2022 arriva la fresca apertura di questo locale firmata sempre da Giannotti a Barcellona, a due passi da Paradiso, dall’anima moderna e artistica con gli elementi architettonici del palazzo del XVIII secolo che lo ospita. Monk è un cocktail bar stile speakeasy con all’interno due aree ben distinte: un lungo e colorato banco dove accomodarsi dando le spalle a divanetti e poltrone bevendo twist on classic, e un retro che ospita il vibrante dance club attivo dalle ore 22:00 fino a tarda notte, dove la proposta drink al bancone è tutta alla spina. Toni caldi dove la musica è la protagonista e la cocktail list è ispirata ai grandi artisti. Tanta festa.


Il Monk di Barcellona
Il bancone del Monk di Barcellona

The Barcelona Edition

Situato nel quartiere del Born, nel cuore della città, oltre ad accogliere nelle cento eleganti stanze, questo luxury hotel del gruppo Marriott riesce a soddisfare qualunque voglia e gusto. Si può scegliere tra ben quattro tipologie: la Punch Room, il sofisticato cocktail bar di ispirazione speakeasy specializzato in punch e in accoglienza degna di nota, da vivere comodi sulle poltrone in velluto lasciandosi servire tra una sfida e l’altra al tavolo da biliardo, il Bar Veraz situato nella hall che serve vermouth di produzione locale, birra artigianale e cocktail su misura realizzati con gli ingredienti stagionali del vicino mercato di Santa Caterina, il The Roof dove dedicarsi ai propri piaceri guardando la città dal decimo piano, mangiando e bevendo una selezione di cocktail più facile, ed infine il Cabaret, un piccolo ed esclusivo club nascosto nel seminterrato dell’hotel dove scatenarsi fino all’alba.


Il bancone del Cabaret al The Barcelona Edition
Il bancone del Cabaret al The Barcelona Edition

Hotel Kimpton Vividora

Davvero romantico e con molta sostanza, che ci si accomodi sulla terrazza in legno a lume di candela o all’ingresso in una hall dalle grandi e luminose vetrate che prende subito forma in un bar polivalente, il GOT Cofee & Cocktails situato al livello zero che cambia la sua offerta con lo scorrere del giorno dai vini naturali ai vermouth. Il pezzo forte è però da rintracciare sul tetto dove è situata la Terraza De Vivi, lo spazio notturno per godersi una drink list più audace ammirando dall’alto la Barcellona by night.


La Terrazza de Vivi
La Terrazza de Vivi

Foco

Theo Thomas & Thomas Godfrey, una coppia giovane e vibrante di valenti bartender (in copertina) che ha dato vita al più recente cocktail bar di Barcellona, Foco. Siamo nella zona di Gracia, zona uptown, molto residenziale e tradizionalmente spagnola. È un posto minimal ma preciso e arioso, nel concetto e nell’accoglienza. La volontà dei due è stata ispirarsi a quei club di giornalisti che hanno iniziato ad emergere all’indomani della seconda guerra mondiale, i luoghi frequentati dai corrispondenti esteri. Entrambi provenienti dalla scuola del Regno Unito, definiscono la loro linea drink “Modernised Classics”, un approccio con il quale partendo dai drink conosciuti da tutti vengono applicati nuovi ingredienti e tecniche di lavorazione. Una versione contemporanea di un “Classic Cocktail Bar” dove assaggiare per esempio il Fish House Punch: Rum Havana 7, Martell Cognac, pesca fredda, limone fermentato e tè nero.


Un cocktail del Foco di Barcellona
Un cocktail del Foco di Barcellona

Galileo

Stessa squadra, non si sbaglia. La crew e l’attitudine sono quelle del Paradiso di Giannotti, qui in società con lo chef Gabriele Milani, Giovanni Pepe, proprietario del ristorante italiano Gravin e il bartender Andrea Civettini che gestisce la quotidianità del locale. Galileo si trova nel cuore dello spumeggiante quartiere Eixample, appena varcata la soglia si possono ammirare sulla sinistra il laboratorio a vista dove alambicchi e macchinari vengono utilizzati per sperimentare, distillare e fermentare. Un bar e ristorante con la possibilità di ordinare drink anche durante la cena, attingendo dalla cocktail list Telescope ispirata all’icona del locale: Galileo Galilei. Ogni proposta si modella su una delle sue scoperte o invenzioni. Lo stile è semplice ma invitante, provate la combo tartare di Fassona con perle di olio di nocciola e maionese alla barbabietola insieme al cocktail Orbit base bourbon.


Il Galileo a Barcellona
Scatti di drink e food al Galileo di Barcellona

14 de la rosa

Un posticino contenuto, accogliente e senza tempo. Questo bar caffetteria di Barcellona merita una sosta in qualsiasi momento della giornata, sia per un caffè che per un cocktail o uno spuntino veloce. L’arredamento è elegante e decadente, si respira aria di tempi andati e a regnare è l’informalità classica con semplici mobili in legno e un’atmosfera piacevole che mette tutti a proprio agio. E lo stesso vale per l’offerta da cui scegliere. I barmen in gilet e papillon si occupano degli aperitivi e cocktail d’autore, accomodatevi al piccolo bancone con sgabelli in legno o nell’accogliente salottino dai tavolini tondi dove potrete gustare le preparazioni del 14 de la Rosa insieme a piccoli piatti e snack: imperdibili i Cocktail Martini con ostriche!


Food e cocktail al De la Rosa
Food e cocktail al 14 De la Rosa

Hotel Cotton House

Il Cotton House Hotel ha la sua forza in quel sapore coloniale, discreto, elegante ma anche fresco che lo contraddistingue. Situato in un edificio emblematico del XIX secolo
in stile neoclassico, negli anni si è imposto come punto di riferimento nella città di Barcellona. Che ci si goda una colazione o un cocktail insieme alle gustose tapas, è nel giardino dello spazio Batuar (nome della macchina per la pressatura del cotone ed eliminazione delle impurità) che bisogna farlo, una piccola oasi di verde e legno in cui ci si dimentica del traffico cittadino. Da provare il Cocktail Gossypium che mescola pisco, blue curaçao, gin, lime e spezie ispirate al colore turchese del Mar Mediterraneo che bagna Barcellona. Degna anche la carta dei distillati con oltre trenta diversi rum e un’appagante selezione dei whisky, brandy, cognac e tequila.


Il bar del Cotton House Hotel
Il bar del Cotton House Hotel

Sips

Un’insegna molto conosciuta e apprezzata a Barcellona, con ancora un nome italiano a spiccare, quello di Simone Caporale che nel vibrante Sips, insieme a Marc Alvarez, ha creato un posto unico nel quartiere de L’antiga Esquerra de l’Eixample. Una coppia degna di nota e stimata dall’intera bar industry che in questo piccolo locale pone prima di tutto l’accoglienza; la proposta drink è spiazzante e fuori dal comune, vasta la ricerca, non mancano le tecniche molecolari e ci si diverte ad osservare i ragazzi al lavoro su una station mobile nel centro della sala priva di un vero e proprio bancone.
Di più, fervono i preparativi finali per svelare il loro nuovo concetto di bar nel bar, si chiama Essencia ed è uno spazio posto al fondo del corridoio dell’attuale Sips dove vivere un menu tutt’altro che standard, niente scelta libera dalla carta ma un menu unico basato sui gusti del cliente a cui vengono associati drink serviti in sequenza.


Un drink del Sips di Barcellona
Un drink del Sips di Barcellona

Dr. Stravinsky

A tenere le fila di questo posto che è un po’ bar e un po’ laboratorio, è il venezuelano Cesar Montilla. Lo riconoscerete dagli arditi baffi ma soprattutto dalla bravura nel miscelare l’impossibile. Dr. Stravinsky è un cocktail bar di fattura artigianale dove circa l’80% degli ingredienti per i cocktail è prodotto “in casa” tramite diverse tecniche come chiarificazione, macerazione, affinamento, fermentazione, tutto studiato e realizzato tra le mura del Dr. Stravinsky. L’attuale menu si concentra sulla sostenibilità pensata non solo per l’ambientale ma anche nei suoi aspetti economico e sociali tramite collaborazioni con artisti e produttori locali. Un bar difficile da classificare ma facile da vivere, dove trovare una proposta che va dai classici alle ricette molto sperimentali, un bar diverso, divertente e molto particolare, dove mettere alla prova le proprie sensazioni.


Uno scatto dal Dr. Stravinsky di Barcellona
Uno scatto dal Dr. Stravinsky di Barcellona

E per concludere, sappiate che a brevissimo Tato Giovannoni, il bartender visionario di Buenos Aires (ne avevamo parlato in questo articolo di Spirito Autoctono), aprirà Floreria Atlantico anche a Barcellona, un’apertura che porterà ancor più lustro alla città e al mondo del bar tutto.

Giornalista nato in Abruzzo e vissuto a Chieti finchè non ha ricevuto la “chiamata”: subito dopo il diploma infatti, comincia il percorso nell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che lo ha poi portato a ciò che è oggi, un gastronomo. Specializzato nella cucina (e non solo) dell’America Latina, vive a Milano e conduce il suo programma televisivo “Mangio Tutto Tranne” su Gambero Rosso Channel.

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