Consumi fuori casa in bar e ristoranti

Consumi fuori casa: bar e ristoranti priorità per gli italiani

Secondo l’indagine OPUS by Nielsen, bar e ristoranti restano un must per più della metà dei consumatori (57%), affermano di essere ancora disposti a pagare di più per un drink di qualità migliore

Gli italiani non smettono di frequentare bar e ristoranti, nonostante il contesto socio-economico segnato dall’inflazione e dall’incremento del costo della vita. A rivelarlo è OPUS (On Premise User Study), l’indagine periodica di NielsenIQ sul comportamento di consumo fuori casa secondo cui, nonostante due persone su tre (62%) abbiano riscontrato significativo delle proprie spese, la metà degli italiani non ha intenzione di modificare le proprie abitudini di consumo fuori casa. Il 36% degli intervistati, infatti, manterrà lo stesso budget nei prossimi tre mesi, il 35% pensa di spendere di più per mangiare e bere fuori, mentre un gruppo ristretto di persone (16%) prevede di uscire più spesso di prima. 


Consumi fuori casa in bar e ristoranti
Consumi fuori casa

Frequenza e qualità della consumazione in loco

Se da un lato la crisi ha indotto più di un terzo dei consumatori (34%) a ridurre il consumo di pasti o bevande sul posto, dall’altro frequentare bar e ristoranti è considerato un piacere alla propria portata per il 52% degli intervistati e il 31% dei consumatori italiani ammette che, anche a fronte della riduzione della propria disponibilità economica, rimarrebbe una priorità assoluta, più importante di altre come l’acquisto di abbigliamento (28%) e le vacanze (21%). Ad incidere sulla frequenza sarebbero inoltre l’età e la collocazione geografica, con i giovani adulti delle aree urbane che intendono frequentare più spesso i locali, a differenza degli over 55. 

Tra i trend più significativi, infine, quello che riguarda il rapporto la frequenza di consumo in bar e ristoranti e la rispettiva spesa, dove giocano un ruolo chiave la qualità e il prezzo; nonostante l’aumento dei costi, più della metà dei consumatori (57%) afferma di essere ancora disposto a pagare di più per un drink di qualità migliore.

Per approfondire l’andamento dei consumi fuori casa, consigliamo la lettura anche di questo articolo.

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