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Hampden Estate. “Specchio delle mie brame qual è il rum più buono del reame?”

Da Identità Golose Milano 2023, una degustazione dedicata a uno dei più territoriali rum giamaicani, in versione liscia e miscelata

Con falsa modestia il team di Velier afferma che “forse” il miglior rum del mondo proviene dalla tenuta giamaicana Hampden Estate. Certamente un luogo da favola per tutti gli appassionati di rum. E non soltanto per ciò che qui si produce fin dal 1753. Basta osservare qualche fotografia per comprendere che questo è un luogo a suo modo carico di magia. La distilleria, oggi di proprietà della famiglia Hussey, sorge nella contea di Trelawny, nel nord ovest dell’isola. Tuttavia Hampden Estate per oltre 250 distillava senza imbottigliare e vendeva il proprio prodotto in bulk perché destinato in gran parte alla profumeria o a tagli realizzati dai migliori blenders.



Durante il convegno di Identità Golose a Milano, Angelo Canessa, mixologist e brand ambassador di Velier, ha tenuto una vera e propria masterclass su Hampden Estate, perché si tratta di una realtà difficile da tradurre in poche parole. Oggi la Distilleria dell’antica tenuta di canna da zucchero vanta un ampia gamma di rum, la sua attività potrebbe tradursi in cinque concetti chiave: acqua putrissima proveniente da una fonte locale; fermentazione spontanea a contatto con lieviti selvaggi “intrappolati” direttamente dall’aria; distillazione in 5 alambicchi discontinui double retort di rame, per cui con un solo passaggio si ottengono due distillazioni; infine, l’affinamento/invecchiamento favorito dal clima tropicale della Giamaica. Ma si potrebbe aggiungere anche un sesto aspetto fondamentale: l’impiego di botti con doghe vecchie anche 100 anni (per un approfondimento su Hampden, consigliamo di leggere questo reportage sulle distillerie in Giamaica).



Abbiamo quindi assaggiato tre referenze. Rum incolori all’occhio (non vi sono né aggiunte di zuccheri né di qualsivoglia additivi, né coloranti), ma con una tavolozza assai ricca di aromi e sapori. E un crescendo di sfumature da note dolci a note amaricanti.

Hampden Estate OWH 8 YO (46%) è appunto quello più dolce a base di melassa, ma è anche morbido, ottimo liscio, anche per inzupparci biscotti secchi.

Con Hampden Estate HLCF (60%) è un’altra bella espressione del territorio. Perché questi sono tutti rum che trasmettono la ricca biodiversità di un territorio unico. E con esso passiamo a un rum più complesso, con un’alta concentrazione di esteri (combinazione di alcol e acido) e di congeneri, l’insieme della parte aromatica.

Infine, c’è Hampden Estate DOK (69%), che è un trionfo di frutta tropicale, frutta rossa, frutti di bosco, con piacevoli note amare. Con tutti e tre i rum, sostenuti dal White Blended Rum Veritas sono stati formulati altrettanti Daiqiri. Il più formidabile con DOK.



 

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