VegaFina Vintage 1 VF42L & Mirto Ruju di Istinto Sardo

Per questo appuntamento su Cigar Social Club ho selezionato un sigaro proveniente dalla Repubblica Dominicana, il VegaFina Vintage 1 VF42L disponibile in Italia da poco più di un mese. Per l’abbinamento ho scelto il mirto Ruju dell’Azienda Istinto Sardo.

Il Sigaro


VegaFina Vintage 1 VF42L \ Diadema S.p.A.

VegaFina Vintage 1 è la prima Edizione Limitata della linea 1998, la più prestigiosa della marca. Il VF42L è elaborato a mano dai migliori torcedor di Tabacalera de Garcia, con tabacchi dominicani invecchiati almeno 3 anni. Il sigaro si presenta con una fascia maduro, luminosa e dai toni bruni. Al tatto risulta oleosa, con una buona costruzione ed un riempimento regolare. A crudo si percepiscono cuoio e sentori stallatici.

Una volta acceso, fin dai primi puff si nota un tiraggio ottimale e si avvertono cuoio e cacao amaro.

Nel secondo terzo la forza si mantiene ben bilanciata e gli aromi di legno, cuoio e sentori stallatici sono ben presenti.

Nel finale il sigaro mostra una buona evoluzione, con cuoio, cacao amaro, terra e spezie e una forza medio-forte.

In conclusione, si riscontra un armonico equilibrio gusto-olfattivo. La qualità aromatica mostra finezza, con una persistenza che si allunga piacevolmente nel post-fumata.

Il Distillato


Mirto Ruju \ Istinto Sardo

Ruju è un liquore al mirto che nasce dalla passione e dalla voglia di realizzare un prodotto unico e assolutamente speciale. Istinto Sardo ha scelto di rimanere fedele alla propria terra e di proporre solo bottiglie capaci di raccontare i profumi e gli aromi autentici della Sardegna. Ruju infatti, viene prodotto seguendo i procedimenti tradizionali, quindi utilizzando solo ed esclusivamente quattro ingredienti naturali: bacche di mirto, alcol, acqua e zucchero. Nessuna aggiunta di coloranti e aromi.

Ogni anno, in dicembre, nelle campagne dell’Ogliastra avviene la raccolta manuale – come si usava un tempo – e selettiva delle bacche di mirto, per preservarne l’integrità e mantenerne inalterate le caratteristiche organolettiche in bottiglia.

Terminata la macerazione idroalcolica di 45 giorni delle bacche di mirto, prima vengono aggiunti solamente acqua e zucchero, poi l’infuso è lasciato a riposare in bottiglia per altri 45 giorni. Proprio per la sua natura artigianale, come accade anche per il vino, il gusto del mirto, cambia da annata ad annata, a secondo del clima, dell’intensità del sole e della quantità di pioggia. Aspetti questi che che contribuiscono a fare di Ruju un’etichetta unica e diversa dal resto del mercato. Un prodotto artigianale che vuole riscoprire ogni diversa annata del territorio, con il racconto delle stagioni che si susseguono da millenni: la lunghissima storia della Sardegna.

Nel bicchiere si presenta di colore violaceo, cupo e denso, con leggeri riflessi rossi, come suggerisce lo stesso nome dell’etichetta. I profumi sono intensi e ricchi, con una nota decisa di bacche di mirto appena colte, aromi della macchia mediterranea, sfumature di erbe officinali, cenni balsamici e iodati. L’ingresso al palato è morbido e caldo, con un sorso avvolgente e succoso, caratterizzato da aromi fruttati, che anticipano un finale armonioso e molto persistente. Secondo la tradizione, va bevuto ghiacciato, ma se si vogliono apprezzare tutte le sfumature di gusto, meglio degustarlo alla temperatura di 8-10 °C.

 

Classe 1981, abruzzese di nascita ma piemontese d’adozione, dopo gli studi inizia a viaggiare per lavoro e scopre un mondo che lo coinvolgerà sempre di più. I primi articoli li scrive oltre 10 anni fa per hobby e ad oggi è il suo lavoro. Giornalista e blogger, appassionato e collezionista di sigari e memorabilia cubane dagli anni 2000, cura rubriche che spaziano dal collezionismo, alle degustazioni e al vintage, all’interno di diverse riviste, si interessa anche di spirits, bollicine e vini, ossia tutto quello che si può abbinare ad un buon sigaro.

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