Toscano Assolo di Basso & Amaro del Centenario Riserva 24 mesi Cerutti

Questa settimana ho provato ad abbinare alla mia fumata un amaro. Nello specifico, ho selezionato l’Amaro del Centenario Riserva 24 mesi realizzato da Aldo e Maria Cerutti, in abbinamento al Toscano Assolo di Basso, proveniente dalla Trilogia del Toscano Assolo presentato nel settembre 2021.

Il Sigaro


Toscano Assolo di Basso

Manifatture Sigaro Toscano

L’Assolo di Basso, l’ultimo sigaro che va a completare la “Trilogia” dell’ultima edizione limitata della Toscano, veste una classica foglia di fascia della valtiberina. A prima vista si presenta con una fascia color tonaca di frate, luminosa e dai toni bruni. Al tatto è oleosa e leggermente ruvida. A crudo si avvertono terra e caffè.

Nel primo terzo si evidenzia una forza media e si avvertono caffè, terra e pepe nero.

A metà della fumata il sigaro prende corpo e si avvertono cuoio, pepe nero e caffè.

Nel finale il sigaro prosegue con aromi tostati, cuoio, terra e pepe, con una forza ben sostenuta. L’evoluzione è dinamica e gli aromi percepiti risultano fini.

Il Distillato


Amaro del Centenario Riserva 24 mesi

Cerutti

Il liquore Cerutti fu prodotto per la prima volta nel 1961 e, vista la ricorrenza dell’Anniversario dell’Unità d’Italia, venne denominato “Amaro del Centenario”, restando sul mercato fino agli anni Ottanta, quando, per la cessazione dell’attività, ne fu sospesa la produzione, per poi riprendere nel 2014.

Oggi ho voluto degustare la versione invecchiata dell’omonimo amaro, prodotto dai discendenti dei liquoristi di Canelli (AT) Aldo e Maria Cerutti. Sono stati imbottigliati solamente 225 litri, da un unico lotto di 7.752 litri di Amaro del Centenario del 20 aprile 2018.
Prima di essere imbottigliato, ha riposato per 24 mesi in barrique da 225 litri di rovere dalle migliori foreste francesi, con 3 anni di stagionatura naturale e tostatura tradizionale.

Il colore è ramato e al naso si percepiscono erbe officinali e sentori di frutta matura.

Al sorso è equilibrato, rotondo ed accattivante, con note di vaniglia e rabarbaro.

L’abbinamento risulta perfetto, con due meravigliosi prodotti che sanno esprimere grande qualità.


Classe 1981, abruzzese di nascita ma piemontese d’adozione, dopo gli studi inizia a viaggiare per lavoro e scopre un mondo che lo coinvolgerà sempre di più. I primi articoli li scrive oltre 10 anni fa per hobby e ad oggi è il suo lavoro. Giornalista e blogger, appassionato e collezionista di sigari e memorabilia cubane dagli anni 2000, cura rubriche che spaziano dal collezionismo, alle degustazioni e al vintage, all’interno di diverse riviste, si interessa anche di spirits, bollicine e vini, ossia tutto quello che si può abbinare ad un buon sigaro.

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