Malt Whisky: il mercato corre verso i 7 miliardi di dollari

Secondo le stime di Allied Market Research il mercato dello Scotch Whisky ha raggiunto un valore di 4,3 miliardi nel 2021 e si appresta a crescere ancora. Tra i nuovi trend, l’approccio selettivo dei millennial e lo “spiriturismo”

Un giro d’affari di 4,3 miliardi di dollari e la prospettiva di traguardare i 6,7 miliardi nel 2031. È la stima di Allied Market Research per il mercato del Malt Whisky, che secondo l’agenzia di ricerche di mercato crescerà con un CAGR del 4,7% nei prossimi 9 anni.

In uno scenario fortemente compromesso dalla crisi pandemica, lo Scotch Whisky ha raggiunto nel 2021 lo share di marcato più ampio tra i prodotti della tipologia. Nel frattempo, nel settore spirits cresce la domanda da parte dei millennial, disposti a spendere di più per prodotti di qualità e dotati di forte identità, e, sempre di più acquista importanza il fenomeno dello “spiriturismo”.



La battuta d’arresto della pandemia

Le bevande alcoliche sono tra quelle colpite negativamente dalla crisi pandemica, infatti, secondo quanto riportato da Allied Market Research, a causa di  una maggior attenzione dei consumatori per la salute e i lockdown che hanno bloccato viaggi e chiuso gli abituali luoghi di consumo, la spesa destinata agli spirits si è ridotta notevolmente. Nonostante la crisi però, lo Scotch ha guadagnato la fetta più ampia del mercato degli whisky, un risultato dovuto non solo alla popolarità della tipologia, ma anche alla versatilità di utilizzo, ad esempio come ingrediente nei cocktail.



Nuovi trend, tra millennial e spiriturismo

Secondo il report, negli ultimi anni il numero di bar, pub e ristoranti che propongono alcolici sono cresciuti esponenzialmente. Il fenomeno sarebbe trainato dalla dinamicità del settore in termini di innovazione, dalla crescente urbanizzazione e da una sempre maggior domanda da parte dei giovani. In particolare, i millennial si dimostrano attenti alle caratteristiche di qualità, autenticità e provenienza del prodotto, oltre che disposti a spendere di più. Curiosi di sperimentare in fatto di bevande alcoliche, stanno guidando la crescita del mondo dei cocktail e con esso anche la popolarità dei miscelati a base di whisky.

Un altro trend in crescita è quello dello “spiriturismo”. Paesi come Regno UnitoScozia in primis -, Francia e Stati Uniti guardano al fenomeno come a uno di più redditizi per il settore e stanno sviluppando attività e investendo nell’ospitalità legata agli spirits, al fine di portare i consumatori “fisicamente” a contatto con la produzione e i suo luoghi e i territori circostanti.



Mercati in crescita e sfide all’orizzonte

Tra i mercati si impone la macro area del Nord America, che secondo le previsioni del report è destinata a dominare in termini di valore. Per l’Europa si prevede una crescita sostenuta fino al 2031, mentre la vera novità sarà rappresentata dall’India che, grazie a una crescente capacità di spesa dei consumatori è indicata come futuro mercato leader in termini di volumi. L’Asia, che nel 2018 valeva il 31% del mercato del Whisky, resterà costante nella crescita, grazie al boom del settore alberghiero. Un canale da tenere sotto osservazione, ma che non intaccherà la posizione dominante del canale retail, che si muove anche attraverso le vendite online. Se l’e-commerce crea nuove opportunità di business, deve però anche fare i conti con diverse difficoltà dovute principalmente a restrizioni e controllo delle temperature per la conservazione del prodotto.

Accanto al consumo consapevole però, il report segnala la preoccupazione per l’abuso nel consumo di spirits, che sicuramente nei prossimi anni porterà le autorità di molti Paesi a intensificare le restrizioni. Un aspetto con cui il comparto si dovrà confrontare e che rende quanto mai indispensabili le numerose azioni a supporto di un corretto approccio al consumo da parte di produttori e associazioni di settore.

 

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