Maledetto Toscano fa 23 anni e inaugura il primo caveau

Nasce il primo caveau del Sigaro Toscano con oltre 5mila sigari da collezione, per festeggiare i 23 anni di uno dei più celebri club italiani della fumata

Ci sono voluti ventitré anni di pazienza per avere il primo Caveau del Sigaro Toscano. Sono gli anni che ripercorrono la storia di uno dei primi club dedicati al Toscano, il Maeledetto Toscano, che nel 1999 muoveva i suoi primi passi.

Il Caveau conterrà oltre 5mila sigari Toscani, della collezione privata del Club, tra cui spiccano circa 800 pezzi di “Moro” e altri pezzi da collezione nel tempo messi “da parte” dai membri del Maledetto Toscano. Si tratta di uno spazio in grado di mantenere un livello di umidità di circa il 72%, con una temperatura controllata di 18-20 gradi centigradi. Presenti anche delle “locked”, cassettiere private ed esclusive nelle quali ogni singolo socio potrà decidere di conservare i propri sigari.

Domenica 11 settembre, nella ricorrenza del compleanno del club, si è tenuta l’inaugurazione del Caveau, per ora situato in una sede provvisoria, a Foiano della Chiana (AR), città che, insieme a quella di Montepulciano (SI), ha visto nascere non solo il club, ma anche la sede di una delle strutture più importanti per la lavorazione del Sigaro Toscano.

«Non vogliamo definirlo “museo”, ma archivio sì, perché questo spazio conterrà migliaia di sigari Toscani, è uno degli unici, sicuramente realizzato da privati, in Italia e nel mondo e sarà utilizzato soprattutto a fini didattici, degustativi e al contempo storici, perché il Sigaro Toscano è storia e cultura e in questo spazio, realizzato per altro da Dearte, azienda italiana leader in ebanistica per sigari, abbiamo dei pezzi rarissimi e in alcuni casi quasi ormai introvabili», commenta uno dei fondatori e oggi presidente del Maledetto Toscano, Stefano Fanticelli.



Un compleanno all’insegna del made in Italy

Le ventitre candeline di Maledetto Toscano sono state spente, con una giornata speciale a Foiano della Chiana, iniziata alle 11.30 con l’inaugurazione del Caveau e un brindisi con le bollicine di Ferrari della Famiglia Lunelli. Fumata di accompagnamento, un mezzo sigaro al motto del Re Vittorio Emanuele II «Un mezzo sigaro toscano e una croce da cavaliere non si negano a nessuno». La festa è proseguita nella cantina di Bindella, a Montepulciano. Qui la mano dello chef Luca Biancucci ha proposto un menu in omaggio al Sigaro e in abbinamento con il Vino Nobile di Montepulciano e agli altri vini della cantina. Al termine della giornata, una fumata guidata accompagnata dalla China Clementi e dal Ciocciolato Vestri.

Un modo per festeggiare non solo ventitré anni di cultura del sigaro, ma anche di riflessioni sulla letteratura, sulla musica, sulla cultura. Una storia di promozione della “toscanità” e del made in Italy del gusto e delle eccellenze.



Stefano Fanticelli, presidente del club Maledetto Toscano

Maledetto Toscano, ventitre anni di fumata lenta

È il 1999 quando due amici Roberto Fanticelli e Aroldo Marconi, lontano dai grossi centri e distanti dalle tendenze del momento, immersi nella profonda provincia toscana tra la Valdichiana e Valdinievole, costruiscono un piccolo quanto stabile punto di riferimento per gli appassionati del sigaro. Sono inizialmente otto gli amici coinvolti, tutti appassionati del buon vivere, che danno vita al Maledetto Toscano. L’ispirazione del nome deriva dal libro Maledetti Toscani di Curzio Malaparte, che identifica a pieno l’ideale del club, sintetizzabile nella citazione “se è cosa difficile essere italiano, difficilissima cosa è l’esser toscano”.

Nel logo un toscano d’eccellenza, Dante Alighieri, che si fa accendere il sigaro da un diavolo, sottolineando lo spirito di chi non si vuol prendere sul serio fino in fondo. Oggi il Club Maledetto Toscano ha ancora lo stesso desiderio e amore di condividere i piaceri di una buona fumata con i molti associati in tutta Italia e non solo. Ha partner internazionali e accompagna il made in Italy in tutto il mondo attraverso degustazioni guidate dai propri esperti.

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