La conferenza stampa di presentazione del disegno di legge
La conferenza stampa di presentazione del disegno di legge

Locali storici: un fondo da 150 milioni per tutelarli

Presentato a Roma il disegno di legge a tutela dei locali storici italiani, presenti il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (primo firmatario del ddl), il presidente dell’Associazione Locali storici d’Italia, Enrico Magenes, e la docente di Economia del turismo all’Università Bocconi di Milano, Magda Antonioli.

Un disegno di legge in difesa di alberghi, ristoranti, pasticcerie-confetterie-caffè letterari e fiaschetterie che hanno fatto la storia dell’ospitalità italiana. È quanto presentato a Palazzo Madama in una conferenza stampa organizzata dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (primo firmatario del ddl), alla presenza del presidente dell’Associazione Locali storici italiani, Enrico Magenes, e della docente di Economia del turismo all’Università Bocconi di Milano, Magda Antonioli.

Il disegno di legge riconosce – per la prima volta nella storia recente – un piano di sostegno a tutela e valorizzazione dei locali storici italiani, da realizzare attraverso un fondo di 150 milioni di euro in tre anni, istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. I beneficiari del fondo saranno le attività commerciali, gli esercizi pubblici, le imprese artigiane e gli esercizi alberghieri che abbiano svolto l’attività da almeno 70 anni, mantenendo arredi e ambienti originali, connotati da particolare interesse storico, culturale o artistico e legati alle tradizioni locali. Le stesse prerogative d’ingresso utilizzate dall’Associazione Locali storici italiani, che oggi conta 200 soci-avamposto dell’ospitalità italiana in tutto lo Stivale, sopravvissuti alle guerre mondiali, alle crisi economiche e alle catastrofi naturali e oggi sempre più provati prima dalla pandemia, poi dalla crisi energetica e dall’aumento dei costi delle materie prime. Si va dal Caffè Greco di Roma, con il tavolino fisso di Giorgio de Chirico, al Ristorante la Bersagliera di Napoli, amato da Totò per gli spaghetti. E se la memorabilità passa spesso per il gusto, dal pesto preferito di Frank Sinatra del Ristorante Zeffirino di Genova al miracoloso brodo di carne del Ristorante Casa del Brodo “dal Dottore” di Palermo, non mancano i luoghi celebri per gli avvenimenti storici, come nel caso dell’Hotel Bernini Palace di Firenze, Hotel Parlamento quando, tra il 1865 e il 1871, Firenze divenne capitale del Regno d’Italia, o l’Antica Locanda Mincio a Valeggio sul Mincio (VR), dove sostò Napoleone nel 1796 dopo aver cacciato gli austriaci al di là del fiume. Tra i primati più curiosi, il Caffè Fiorio di Torino è passato alla storia per aver lanciato, sfidando il buon costume, lo scandaloso cono gelato da passeggio, mentre è al Caffè Paszkowski, nel capoluogo fiorentino, che si tenne il primo caffè-concerto con un’orchestra interamente al femminile, capace di innervosire il ministero della Cultura Popolare fascista con i primi foxtrot americani, allora banditi.

L’Associazione stima che siano circa 300 i locali storici italiani che rispondono ai requisiti previsti dal disegno di legge per poter essere censiti e accedere quindi alle risorse, che i singoli Comuni possono decidere di destinare a contributi per l’affitto o per il restauro, nonché a riduzioni o esenzioni dalle imposte.



«I locali storici rappresentano veri e propri beni culturali da sostenere e difendere – ha spiegato il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaioin quanto esprimono la storia, l’arte e le tradizioni dei territori locali. Ma non si tratta di semplici ‘fotografie del passato’. Al contrario, sono vivi promotori di attività produttive, commerciali e ricettive, che rappresentano anche un importante attrattore turistico (…) Con questo disegno di legge, vogliamo aiutare i locali storici a sopravvivere e a mantenere la loro specificità come identità culturale collettiva, ispirandoci alle convenzioni Unesco che tutelano il patrimonio culturale immateriale».

Per il presidente dell’Associazione Locali storici d’Italia, Enrico Magenes: «Il testo che abbiamo contribuito a realizzare segna una svolta per le prospettive di autentiche icone dell’italianità, sempre più vessate da costi insostenibili, depresse dallo smart working e dai surplus di costi di gestione. I nostri locali storici hanno in media oltre 150 anni di storia ciascuno, per un totale di circa 40 mila anni di storia e rappresentano un inestimabile valore identitario. Icone del made in Italy nel mondo, questi pionieri del made in Italy rimangono ancora una discriminante fondamentale nella scelta del luogo di soggiorno da parte di un turismo internazionale di alto profilo, in grado di apprezzarne non solo lo stile e la qualità dell’accoglienza ma anche la storia, gli aneddoti e l’arte. Ringraziamo il senatore Centinaio per questa iniziativa di grande civiltà».

Il progetto di legge prevede il censimento e l’istituzione dell’elenco regionale dei locali storici, con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) che provvede all’aggiornamento dell’elenco nazionale. Di concerto con il Ministero della Cultura e previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni, il Mimit provvederà a stabilire i criteri e le modalità di ripartizione del fondo.

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