Mixology, curiosità e bere responsabile. I trend del bere all’italiana secondo Partesa

L’azienda di distribuzione disegna un quadro delle principali tendenze di consumo nel settore beverage per l’estate 2022

Bel tempo e giornate più lunghe alimentano la voglia di socialità. E, mentre le occasioni di incontro e di consumo si moltiplicano, gli italiani si rivelano curiosi, appassionati e, sempre più spesso, informati.

Tra tendenze che si consolidano e nuove mode che emergono nel mondo birra, vino e spirits, a dominare il fuori casa dell’estate 2022 saranno diversificazione, identità e qualità, oltre all’attenzione per il bere responsabile. È l’opinione di Partesa, società specializzata nella vendita, distribuzione, consulenza e formazione per il canale horeca, con oltre 8mila referenze in portfolio.

Spirits e mixology sulla cresta dell’onda

Il mondo degli spirits continua a vivere un momento di interessante evoluzione, dove miscelazione, ‘localismo’ e attenzione all’artigianalità sono i principali trend che guidano la crescita delle etichette premium”, riferiscono dall’azienda.
Aumenta inoltre il numero dei canali di sbocco dei distillati. Oltre ai classici bar e locali infatti, le referenze della categoria entrano sempre più spesso nelle carte di ristoranti e pizzerie, proposti per l’aperitivo e il fine pasto. Ed è proprio il momento aperitivo a registrare un particolare exploit.

Che si tratti di pre- o after dinner, i più richiesti restano i cocktail, soprattutto se a base gin, che si conferma lo spirit più in voga, con una crescita degli ordini nettamente superiore rispetto a tutte le altre referenze della categoria, e preferibilmente in abbinamento a vermouth e bitter. Nella scelta tra le sempre più numerose proposte dei produttori i consumatori si fanno guidare soprattutto dal brand e da una crescente attenzione a territorialità e ingredienti utilizzati per la distillazione. Nel frattempo i locali ampliano la propria offerta con prodotti versatili nella miscelazione, di qualità e accessibili.

La ricerca di qualità è un comune denominatore anche per quanto riguarda birra e vino. Un segno che indica un approccio sempre più preparato e curioso da parte dei consumatori italiani, oltre all’attenzione per scelte di consumo responsabile.

Il fuoricasa italiano sta cambiando forma, adattandosi a un nuovo pubblico che, dopo due anni di restrizioni, sta tornando a uscire e incontrarsi – dice Massimo Reggiani, ad di Partesa -. Un’evoluzione che vede i gestori impegnati a cogliere e sfruttare le nuove occasioni del momento per consolidare la ripresa. E sono proprio i professionisti a indicare birra, vini, cocktails e spirits come le bevande regine dei trend emergenti del nuovo fuori casa italiano, con la birra, anche low e alcol-free, al centro della ripresa. Se l’offerta è ampia e trasversale – aggiunge Reggiani -, il driver di scelta è solo uno: la qualità, nel segno della convivialità e della cultura di prodotto”.

Vino, da moda a cultura

Evolve verso la consapevolezza anche il mondo del vino. Nei mesi di lockdown, infatti, molti consumatori hanno studiato e approfondito le proprie conoscenze e ora i brindisi con colleghi, amici e familiari diventano anche l’occasione per provare nuove etichette, di livello sempre più alto.

Secondo quanto rilevato da Partesa, non è tanto il ‘grande nome’ a guidare la scelta, quanto la qualità del vino e la storia del produttore che ci sono dietro. È quindi il momento degli ‘outsiders’, piccole cantine che, anche grazie a un efficace uso dei media digitali, attraggono sempre più spesso i nuovi winelover. Sempre più spesso gli italiani conoscono le denominazioni e i vitigni più vicini ai loro gusti e li sanno abbinare ai piatti che scelgono. “Il vino non è più moda, ma cultura – dicono dall’azienda -. Una cultura nutrita da curiosità e ricerca di novità”.
Indipendentemente dal livello di preparazione, età e gusti personali, è generalizzata la scelta di vini di qualità, con preferenze per i vini frutto di un unico vitigno.

La birra tra praticità di utilizzo, story telling e alcol free

Sul fronte della birra, le scelte dei consumatori appaiono estremamente diversificate in base all’occasione e al luogo di consumo.

Si conferma per Partesa il trend delle bottiglie, affermatosi grazie alle formule dell’asporto e del delivery durante i mesi di lockdown, cavalcato da molti brand con proposte innovative. Continua anche il trend delle birre in lattina. Pratiche da trasportare e in alluminio facilmente riciclabile, stanno conquistando sempre più spazio nell’offerta dei birrifici.
Anche in questo caso vanno per la maggiore le referenze di qualità e con una storia da raccontare, apprezzate anche da un pubblico più giovane che cerca differenziazione.

Cresce infine il segmento delle birre alcol free, all’insegna del bere responsabile, tema su cui gli italiani stanno dimostrando una grandissima sensibilità, anche grazie alle numerose campagne di informazione.

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