Distillati e liquori: Italians do it Better (again)

Nelle competizioni internazionali si parla (…e si beve) sempre più italiano. E il Sud Italia emerge con le sue preparazioni tipiche

Sembrano di un’altra era geologica i tempi nei quali “faceva figo” miscelare con bottiglie straniere o si valutava la perizia dell’esperto di turno con la meticolosità con la quale dribblava pedissequamente i prodotti italiani. Oggi la tendenza, se di tendenza si vuol parlare, è totalmente ribaltata. L’Italia è diventata maestra di cerimonia nell’esaltazione dei propri liquori e distillati e la cartina tornasole di questo processo virtuoso è il nutrito medagliere nelle maggiori competizioni globali. Due fra tutte: il “World Drinks Awards” e il “Frankfurt International Trophy” che, ricordiamolo, al netto dei proclami sensazionalistici delle aziende vincitrici, rappresentano i migliori al mondo secondo queste due competizioni, non il rigore di Grosso a Berlino, è giusto ricordarlo. Non esiste difatti un “Concorso dei Concorsi” che decreti il migliore in senso assoluto, purtroppo (o per fortuna).
Il proliferare di aziende italiane in queste manifestazioni, ne certifica comunque lo stato di salute e la volontà di confrontarsi sempre di più su campi internazionali. Scopriamo quindi chi si porta a casa, al novantesimo, le ambite medaglie secondo le competizioni sopracitate.
Ve li raccontiamo.

World Drinks Awards

Sono i premi che annualmente vengono decretati dalla rivista on line TheDrinksReport.com: una delle più rappresentative, ma con uno dei peggiori siti internet della storia, che abbonda di errori 404. Sembra di essere tornati al 1995. Questo non toglie di certo meriti né alla rivista, né ai vincitori, ma tant’è.

Amaro Amara
– Rossa Srl (Sicilia) –

World’s Best Digestive

Amaro Milone
– Lacino Srls (Calabria) –

World’s Best Bitters

Antica Sambuca Classic
– Rossi d’Asiago (Veneto) –

World’s Best Anise

Carpano Dry
– Carpano (Piemonte) –

World’s Best Dry Vermouth

Amaro Rubino Bio
– Matteo Rubino (Lombardia) –

World’s Best Herbal Liqueur

Frankfurt International Trophy

Granitico (il sito) e istituzionale è il concorso “Frankfurt International Trophy”, sul quale c’è il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura dell’Assia e addirittura un certificato ISO 9001. I premi si dividono in Grande Oro, Oro e Argento. Ai tedeschi il bronzo non piace, in buona sostanza “tertium non datur”.

Amaro Don Carlo
– Gargiulo 1966 ( Campania) –

Herb Liqueurs

Brandy 10 Anni
– Nannoni Grappe (Toscana) –

Brandy

Mandarinara
– Il Re dei Re (Toscana) –

Fruit Liqueurs

Raspberry
MacGuffin Srl – (Veneto)

London Dry Gin

Bitter Amaranto
– Il Re dei Re (Toscana) –

Spice Liqueurs

Gin Capricorno
– Nannoni Grappe (Toscana) –

Flavoured Gin

Trittico 1898 Vermut
– Domenis 1898 (Friuli) –

Wine – Based Apéritifs Or Vermouth

Gin Au 79
– Dibaldo (Emilia Romagna) –

Flavoured Gin

Secondi e terzi posti consultabili ai siti delle due competizioni di riferimento.
https://worlddrinksawards.com/
https://www.frankfurt-trophy.com/it

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