Il tabacco a Cuba, dal campo al bonche

I luoghi in cui può essere coltivato il tabacco per gli Habanos sono strettamente limitati a determinate regioni, aree e zone di Cuba e, all’interno di tali regioni, a un ristretto numero di piantagioni, ognuna con il proprio speciale stile di coltivazione. Si tratta delle Vegas de Primera – piantagioni di prima classe – con una classificazione superiore per l’eccezionale qualità del suolo e del microclima, oltre a un grado di conoscenza e a una preparazione non comuni, che contribuiscono alla realizzazione di questi raccolti. Queste aree per la produzione di Habanos sono così importanti che godono di uno status speciale quale quello di “Denominación de Origen Protegida (Dop)” e sono: Pinar del Rio, Partido, Remedio e Vuelta Arriba.

Al lavoro

Il lavoro inizia nei mesi di giugno e luglio e continua, senza tregua, per nove mesi. Vengono coltivati più campi in tempi diversi in modo da distribuire l’onere del lavoro in ogni stagione. Il tempo che intercorre tra il momento in cui viene piantato il seme e il completamento del raccolto è di circa 17 settimane per le piante coltivate all’ombra (tapado) e di 16 settimane per le piante coltivate al sole. Le piante di tabacco prosperano maggiormente nel terreno morbido, quindi i campi devono essere arati più volte prima della piantumazione, con attenzione e a una certa profondità.


Una pianta di tabacco
Una pianta di tabacco

Prima di raggiungere il campo, le piantine vengono coltivate in speciali semenzai con una copertura di paglia come protezione. Oggi si ricorre anche ad un nuovo metodo di coltivazione, che prevede contenitori di polistirene per la semina e protezione all’interno di una serra. Dopo 45 giorni, quando le piantine raggiungono un’altezza di 13-15 cm, sono pronte per essere piantate. Circa 18-20 giorni dopo l’impianto, il terreno viene sistemato intorno alla base della pianta per stimolare lo sviluppo delle radici. Man mano che ogni pianta raggiunge l’altezza desiderata, il germoglio più in alto viene rimosso (desbotonado) per concentrare la crescita sullo sviluppo delle foglie più grandi.


La sistemazione delle foglie di tabacco
La sistemazione delle foglie di tabacco

Dopo circa 40 giorni dal trapianto si può dare inizio alla raccolta – un compito arduo perché ogni foglia deve essere raccolta a mano. Si possono raccogliere solo due o tre foglie per volta e la raccolta di un’unica pianta comporta quasi 30 giorni di lavoro. Le foglie vengono raccolte dal basso verso l’alto, lasciando del tempo tra una raccolta e l’altra. Le piante coltivate all’ombra (tapado) sono più alte e con più foglie, e quindi richiedono più fasi di raccolta.

Dal campo al fumoir, le tappe del viaggio del tabacco

Dopo la raccolta, le foglie vengono portate presso la Casa del Tabaco, dove attraversano un periodo di stagionatura (nell’immagine di apertura ndr) di almeno 50 giorni con metodo tradizionale oppure di 25 giorni con il metodo controllato. Dalla Casa del Tabaco, le foglie per la capa vengono portate in “Gavillas” presso la “Escogida”, dove subiscono una fermentazione di 20 giorni, successivamente, vengono selezionate per dimensione, colore e qualità in più di 50 categorie. Una volta passate attraverso questo procedimento, le foglie vengono confezionate in balle di yagua (la corteccia della palma reale) chiamate “tercios”. Devono invecchiare così confezionate per un minimo di 6 mesi.


Le balle di yagua
Le balle di yagua

Passati i 6 mesi si procede alla delicata estrazione dai tercios e, ancora raggruppate in gavillas (mazzi di 30-50 foglie), le foglie vengono umidificate con un processo che si chiama “moja”, dove della semplice acqua viene nebulizzata sulle foglie per ammorbidirle e poterle lavorare. Le foglie di capa vengono poi private di tutta la vena centrale, questo processo si chiama “despadillo”.


Il despadillo
Il despadillo

Successivamente vengono classificate in più di 20 dimensioni e sfumature diverse. Questa operazione si chiama “rezagado” (classificazione). Le foglie per la capa (per questo termine consulta il nostro glossario), scostolate e classificate, vengono immagazzinate in lotti suddivisi a seconda delle dimensioni del sigaro che andranno a ricoprire.

Nel prossimo appuntamento, approfondiremo i tabacchi per tripa e capote, fino ai i vari passaggi per realizzare un Habano.

Classe 1981, abruzzese di nascita ma piemontese d’adozione, dopo gli studi inizia a viaggiare per lavoro e scopre un mondo che lo coinvolgerà sempre di più. I primi articoli li scrive oltre 10 anni fa per hobby e ad oggi è il suo lavoro. Giornalista e blogger, appassionato e collezionista di sigari e memorabilia cubane dagli anni 2000, cura rubriche che spaziano dal collezionismo, alle degustazioni e al vintage, all’interno di diverse riviste, si interessa anche di spirits, bollicine e vini, ossia tutto quello che si può abbinare ad un buon sigaro.

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