Procera Gin

Gin Procera: il sogno realizzato della prima distilleria artigianale keniota

Da una semplice idea a una vera e propria bottiglia presentata sulla scena mondiale: è questa la strada percorsa da Procera Gin, creato a Nairobi, nella prima distilleria artigianale del Kenya. Un gin premium che  deve il suo nome al maestoso albero di Juniper Procera, che cresce nella foresta dell’altopiano di Kijabe a un’altitudine di 2.200 metri, l’unica specie di ginepro indigena dell’emisfero meridionale le cui bacche vengono raccolte a mano prima di essere trasformate dalla mano del Mastro Distillatore Roger Jorgensen in una distilleria a pochi chilometri di distanza: questo permette di distillare il ginepro fresco, preservandone il profilo aromatico e l’identità territoriale.


 

Il ginepro Procera di Procera Gin
Il Juniper Procera

Ma se il protagonista di questo gin è il Juniper Procera, anche gli altri ingredienti, 10 botaniche selezionate e con un’impronta fortemente africana, non restano indietro: tra queste, pepe rosa del Madagascar, coriandolo e radice di iris marocchino, lime swahili, arancia Pixie e tè verde del Kenya, miele di Acacia dalla Somalia e Selim Peppe dalla Nigeria. Tutti prodotti naturali pensati per aggiungere, ognuno con la sua specificità, una nota di carattere al gin. Partendo da questi tratti comuni, i mastri distillatori di Procera Gin hanno creato tre versioni con caratteristiche specifiche: il Blue Dot 2022 Vintage, la referenza disponibile in Italia importata da Pallini, il Red Dot 2022 Vintage, e il Green Dot 2022 Vintage.

La scelta sostenibile

Un nuovo prodotto dietro a cui si cela un importante impegno per la sostenibilità; l’intento di Procera Gin, infatti, è quello di riforestare gli altopiani del Kenya con alberi di ginepro, piantandone uno per ogni bottiglia venduta nascita del brand. Scelte guidate dalla responsabilità ambientale, come anche l’utilizzo di vetro riciclato al 100% e l’introduzione di un pionieristico sistema a zero sprechi d’acqua nella distilleria. Parallelamente, per creare prodotti dal sapore ineguagliabile, Procera Gin coinvolge attivamente le comunità locali, vere custodi della terra e delle materie prime, per contribuire a creare una società più equa.


I raccoglitori di ginepro Procera
I raccoglitori Samuel, Mary, Rosemary e Kinyanjui

Estetica semplice e artigianale

Vetro, legno e pelle sono i soli tre elementi che caratterizzano la bottiglia di Procera Gin, volutamente senza etichette per mostrare al meglio il liquido contenuto al suo interno. Ogni bottiglia è realizzata in vetro riciclato dal team di Kitengela Hot Glass, soffiata e incisa a mano, per offrire costantemente esemplari unici. I tappi invece sono intagliati e realizzati dagli artigiani del legno di Kilifi, sulla costa dell’Oceano Indiano. Un tocco di eleganza è poi aggiunto dal cinturino in pelle che avvolge il collo della bottiglia, assieme a una targhetta di presentazione del prodotto stampata su carta riciclata proveniente dal giacinto d’acqua del lago Vittoria.


La bottiglia di Procera Gin
La produzione delle bottiglie

Il marchio arriva ora in Italia grazie a Pallini, fondata a Roma nel 1875 e leader nella produzione di liquori italiani e nella distribuzione di prodotti d’importazione; con questo gin, l’azienda consolida ulteriormente il posizionamento del gruppo come distributore di prodotti d’eccellenza sul territorio italiano.

 

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