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Gin Tabar Bergamotto

         
Guida alla lettura


Tipologia Prodotto

Compound gin

Origine
Emilia-Romagna

Botaniche/Metodo di Distillazione
Camomilla, cardamomo, rosmarino, arancia amara, arancia dolce, bergamotto (in tutto 9).

Base Alcolica
Alcol ottenuto da cereali.

Prezzo allo Scaffale
35,00 €


Descrizione
Il brand Casoni è sinonimo di tradizione italiana e su questo non ci piove. La distilleria di Finale Emilia ha fatto la storia del buon bere e con il gin Tabar, da qualche anno sul pezzo, ha saputo raccontare un’altra faccia del compound gin. Una nuova declinazione però, è pronta per conquistare tutti i drink lovers pronti per un’estate “a tutto gin tonic”. Il Tabar al bergamotto, la nuova creatura aziendale, si trasforma, diventa più beverino, divertente e ammiccante verso la mixology contemporanea, light e creativa. Si distingue per le note di agrumi calabresi, tra cui l’inconfondibile bergamotto, subito percettibile al naso e al gusto. Dolce, mai eccessivo, garantisce versatilità in fase di degustazione. Un nuovo pretesto per rendere il gin davvero accessibile.

Abbinamenti e Mixology
Il Tabar al bergamotto piace per i suoi sentori mediterranei ed estivi. Si presta bene per un cicchetto liscio, adatto per chi “non deve chiedere mai” oppure trova il suo match d’elezione con con una delicata tonica al pompelmo rosa. Non mancano le combinazioni più fantasiose che vanno ad enfatizzare le doti nascoste del compound gin. Ad esempio è piacevole in un fizz con cordiale di lattuga e acqua al basilico. Il nuovo Tabar si “mangia” in un’insolita combinazione: sfilettati di pesce e frutti di mare, rigorosamente crudi e senza limone.

Sito Web
www.casoni.com



Assaggio di aprile 2024

Serena Leo, piacere! Pugliese Docg, giurista per caso e storyteller per vocazione. Focalizzata su dettagli e sfumature, soprattutto quando si parla di enogastronomia, inizia a raccontare il mondo del vino con grande attenzione per la sua terra, partendo proprio dalle radici grazie a Wineroots.it. Segni particolari: calice pieno tra le mani, amante di distillati insoliti e introvabili. È costantemente alla ricerca di aneddoti che arricchiscano il piacere del buon bere, e perché no, del buon mangiare. L’imperativo categorico? Il bicchiere della staffa deve essere incredibile.

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