Amaro Rubino

    
Guida alla lettura


Tipologia Prodotto
Amaro

Origine
Lombardia

Botaniche/Metodo di Distillazione
Miele, fiori e bacche di sambuco, radice di tarassaco, semi di cumino, camomilla, liquirizia calabrese, malva, melissa, ortica, ruta, genziana, ginepro bacche, tiglio e altre botaniche (in tutto 20).

Base Alcolica
Alcol ottenuto dalla distillazione di grano biologico

Prezzo allo Scaffale
29,00 €

Descrizione
Amaro Rubino nasce dall’esclusiva esigenza di condivisione e convivialità, solo dopo diventa un’avventura commerciale al profumo di miele. A creare la ricetta e a metterci il sigillo con la sua firma è stato Matteo Rubino. Lo scopo del prodotto è saper raccontare il territorio prealpino lombardo attraverso botaniche, esclusivamente bio, bilanciate a modo tra loro. Il risultato è un prodotto 100% biologico, fresco e che sprigiona tutto il profumo della camomilla sempre dominante, a cui si aggiungono cumino, genziana e chiodi di garofano mai eccessivi. Il sorso è pieno, per nulla stucchevole, sempre invitante. La mission dell’amaro è portare a tavola un’autentica storia di montagna da bere.

Abbinamenti e Mixology
Amaro Rubino è un liquore trasversale. Sa conquistare gli amanti del liquore liscio a tutti i costi, ma anche chi ama sperimentare. Va bene come amaro tradizionale, quindi fresco di frigo conclude un pasto importante, accompagna un gelato alla crema fungendo da rinforzante, oppure piace con dei semplici biscotti di frolla. Diventa un buon ingrediente per miscelati dalle componenti agrumate predominanti, arricchisce un gin non troppo aromatico. Caldo è un’ottima variante di punch che sa di montagna. Parola d’ordine: versatilità.

Sito Web
www.amarorubino.it



Assaggio di dicembre 2022

Serena Leo, piacere! Pugliese Docg, giurista per caso e storyteller per vocazione. Focalizzata su dettagli e sfumature, soprattutto quando si parla di enogastronomia, inizia a raccontare il mondo del vino con grande attenzione per la sua terra, partendo proprio dalle radici grazie a Wineroots.it. Segni particolari: calice pieno tra le mani, amante di distillati insoliti e introvabili. È costantemente alla ricerca di aneddoti che arricchiscano il piacere del buon bere, e perché no, del buon mangiare. L’imperativo categorico? Il bicchiere della staffa deve essere incredibile.

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