Cvlto, locale mixology a Trastevere, Roma
Cvlto, locale mixology a Trastevere, Roma

Cvlto a Trastevere, il mantra della mixology e non solo

A due passi da piazza Trilussa, il locale “tra il sacro e il profano” che unisce specialità di carne e miscelazione

In principio era un negozio di articoli religiosi in vicolo del Quartiere a Roma, a due passi da piazza Trilussa. Oggi, negli stessi spazi si trova Cvlto, il locale nato da un progetto di Gloria Bufi con una proposta che lega l’offerta del cocktail bar a una cucina di carne eseguita a regola d’arte.

Aperto in pieno lockdown, il concept di questo spazio ha preso il via soltanto nell’ultimo anno grazie all’interesse del gruppo di soci Andrea Amici e Luca Giardino, che con l’ingresso dello chef Luca Grasso hanno portato un upgrade della proposta food, aggiungendo estro e ricercatezza ad una cucina che adesso procede a braccetto con la mixology.


Cvlto, locale mixology a Trastevere, Roma
Cvlto, locale mixology a Trastevere, Roma

Dietro al bancone il bar manager Giorgio Menotti e il suo secondo Marco Alberto Polidori curano personalmente la preparazione di chutney di zucca o castagne ma anche fermentati da utilizzare come base dei drink. Le loro creazioni si sviluppano in otto signature drink ispirati alle divinità nordiche: Loki – la divinità dell’inganno: un cocktail al gusto kiwi, apparentemente acido, reso dolce dal rosmarino e dalle note balsamiche; Thor – il Fulmine: bombay dry, muslum, lime e zenzero preparato con miele e vin brulè per donargli la classica tonalità gialla del fulmine; Odino – Il padre degli dei: Ryttenhouse rye, mirto e porcini. A questi si aggiungono quattro soluzioni alcol free (Mo – Gi; Mo – Mule; Mo – Tonic; Mo – Sour) e, più in generale, cocktail interpretati tenendo conto della stagionalità e dell’offerta in arrivo dalla cucina. Una lunga parentesi è dedicata anche ai gin, che spaziano tra oltre 30 proposte provenienti dall’Italia e dal mondo.

A bilanciare l’offerta liquida, la proposta food va dalle tapas “in salsa orientale” come il Bao “Amatriciano” o il Gyoza fritto alla romana (bollito alla picchiapò, patate e mentuccia) ai piatti di carne ideati in omaggio alla tradizione di famiglia, da generazioni legata all’attività di macelleria: carpaccio d’anatra affumicato, faraona ripiena, tante tartare, guancia di manzo travestita da bollito e culto burger, oltre a qualche proposta vegetariana come la bistecca di cavolfiore e il carpaccio di zucca.

Il locale, inserito nel cuore della movida trasteverina (vicolo del Quartiere, 7/A) è aperto tutti i giorni dalle 18,30 fatta eccezione per il sabato e la domenica, occasioni in cui il servizio si attiva già a partire dal brunch (ore 11,00).

Per altri spunti e assaggi di locali romani, consigliamo la lettura di questo articolo dedicato.

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