Partagás Maduro No.1 & Segretario di Stato Poli

Sono sempre alla ricerca di nuovi abbinamenti per la rubrica Cigar Social Club e oggi ve ne propongo uno che può sembrare scontato, ma che invece non lo è, proprio per la provenienza del distillato che ho scelto. Il sigaro è il Partagás Maduro No.1 e in abbinamento, ho selezionato un whisky prodotto in Italia – sì, esattamente in Italia – il Segretario di Stato di Poli Distillerie.
Un abbinamento che, come vedrete, si può definire per “similitudine”.

Il Sigaro


Partagás Maduro No.1

Habanos S.A.

Fondata nel 1845 ad opera di Don Jaime Partagás, è sicuramente una delle marche più famose e antiche del vitolario cubano. Dalla sua apertura ad oggi, ha inserito nel suo catalogo un numero impressionante di vitolas, che hanno segnato la storia del sigaro. Il Maduro No.1 è stato presentato nel 2015. Inizialmente era riservato alle Case del Habano e agli Habanos Specialist ma, nel 2018, anno in cui si sono aggiunte due nuove vitolas alla serie – il Maduro No.2 ed il Maduro No.3 – questa produzione è divenuta ordinaria.

Da un’analisi visiva la capa mostra una bella colorazione maduro. Al tatto risulta leggermente venata e con un riempimento regolare. Dopo averlo tagliato, a crudo si riscontrano cuoio, terra e spezie.

La partenza è degna di un Partagás Old Style, gli aromi speziati, con cuoio, terra e cacao amaro in sottofondo fanno da preludio a un grande fumata.

Il secondo terzo procede con una forza sostenuta e gli aromi si mantengono ben bilanciati.

Nel finale aromi di cacao amaro e spezie dominano la scena ed insieme a cuoio ed aromi tostati di caffè, rendono il finale appagante. Ottima evoluzione e lunghissima persistenza post-fumata.

Il Distillato


Segretario di Stato

Poli Distillerie

Questo pregevole whisky di puro malto d’orzo non proviene dalle fredde isole della Scozia o dalla verde Irlanda, bensì dal cuore dell’operoso Veneto, e più precisamente dal comune di Schiavon dove, dal 1898, Poli è la distilleria di riferimento.
Il 15 ottobre 2013 è un giorno straordinario per la gente di questo piccolo paese nel cuore del Nordest. Infatti, il cardinale Pietro Parolin, originario di Schiavon, viene nominato Segretario di Stato della Santa Sede. L’allora sindaco, Mirella Cogo, rivolgendosi a Jacopo Poli esclama: «Un tale evento merita di essere celebrato con un distillato speciale». Dopo profonde riflessioni, Jacopo Poli e i suoi fratelli decidono di lanciare il cuore direttamente oltre il vallo di Adriano e di produrre un whisky in suo onore. Si mettono al lavoro, studiano, scelgono l’orzo più adatto, modificano il proprio alambicco a bagnomaria, fanno molti tentativi e conducono numerosi assaggi, poi attendono. Servono lunghi anni per realizzare un prodotto unico nel suo genere: un whisky italiano di puro malto, invecchiato in botti di Amarone.

Questo elegante distillato, il Segretario di Stato, nasce da un’accurata distillazione artigianale in discontinuo. Il vero tocco di classe però arriva dopo, quando lo spirito ottenuto viene passato in botti di Amarone della Valpolicella, nelle quali matura per circa cinque anni, acquisendo complessità e ricchezza aromatica.
Nel calice si presenta di un elegante colore ambra scuro. Al naso emergono subito note di frutta secca tostata, uvetta, prugne, cioccolato e spezie affumicate, mentre in bocca rivela un gusto piacevolmente fruttato e speziato, con note di malto e legno fresco. Il finale è persistente, potente e armonico, con un retrogusto mediamente affumicato.

Classe 1981, abruzzese di nascita ma piemontese d’adozione, dopo gli studi inizia a viaggiare per lavoro e scopre un mondo che lo coinvolgerà sempre di più. I primi articoli li scrive oltre 10 anni fa per hobby e ad oggi è il suo lavoro. Giornalista e blogger, appassionato e collezionista di sigari e memorabilia cubane dagli anni 2000, cura rubriche che spaziano dal collezionismo, alle degustazioni e al vintage, all’interno di diverse riviste, si interessa anche di spirits, bollicine e vini, ossia tutto quello che si può abbinare ad un buon sigaro.

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