Gli “spiriti” del Natale

Tra distillati e cocktail, una serie di spunti per gli abbinamenti, che osano sfidare i più profondi dogmi della cucina tradizionale italiana

Da nord a sud, dal Brennero a Pantelleria, l’Italia è una terra in cui, quando si parla di cibo e tradizione gastronomica, lo si deve fare con assoluta preparazione, rispetto e – a tratti – sacralità. Perché se su tante questioni di carattere nazionale il tavolo della discussione può restare aperto, sul cibo non si discute: tradizione, storia e identità restano intoccabili, specie se si parla di un’occasione importante come quella del Natale.

Ma d’altro canto se le ricette e le tradizioni gastronomiche sono intoccabili, una variazione può sicuramente essere fatta con gli abbinamenti. Se nella cucina classica un piatto ha sempre il suo abbinamento cibo-vino, i più estrosi, curiosi e pazzi, possono divertirsi ad abbinare alle pietanze del Natale, anche bevande che spesso non sono così protagoniste a tutto pasto, andando a sdoganare abbinamenti con spirits e preparazioni miscelate.

Per capire come utilizzare distillati e cocktail in abbinamento con il cibo, vi consigliamo di effettuare delle prove senza avere paura di sbagliare. Un distillato è per sua natura, abbastanza netto e invasivo dal punto di vista organolettico, e il rischio di soffocare i sapori del prodotto principale è effettivamente alto. Tuttavia, se si riesce a gestire correttamente questo aspetto, anche gli spirits possono rivelarsi un’arma vincente per qualsiasi cuoco in possesso di coraggio e creatività.

Dopo una serie di tentativi, sperimentazioni e successi, eccovi serviti degli abbinamenti inusuali fra spirits e cocktail con quelli che sono i principali culti gastronomici della cucina italiana durante il periodo delle Feste, così da poter soddisfare e rivoluzionare i piatti che da sempre fanno parte della vostra tavola. Vedrete che “spirito” avrà il vostro Natale.



Panettone gastronomico & vermouth bianco e Prosecco

Il panettone gastronomico è l’antipasto indiscusso delle tavole natalizie di tutta Italia, grazie alla sua morbidezza e alle sue gustose farciture. La sua “furba” ricetta permette la personalizzazione, così da poterlo considerare ideale sulle tavole di ogni regione. In sostanza, non è altro che un parente del classico dolce, ma in versione salata, senza canditi e senza uvetta; l’impasto dolce, detto Pan Canasta, accompagnato dal sapore deciso delle farciture salate, crea un senso di agrodolce molto gradito.

In questo estroso abbinamento l’abbiamo pensato accompagnato da un mixed drink a base di vermouth bianco e Prosecco, la soluzione ideale per aprire il vostro pranzo o il vostro cenone, perché qualsiasi farcitura, dalla più classica alla più estrosa trova appagamento e la bollicina del prosecco, aiuta a sgrassare anche le varie e possibili salse presenti nei vari strati del panettone, alleggerendo il palato e preparandolo al prossimo morso.



Crostini di fegatini & brandy

Non c’è una tavola tradizionale in Toscana che non si apra con il tipico e classico crostino di fegatini toscano. Un cult, un immancabile antipasto preparato con tipico pane toscano a fette – rigorosamente senza sale – inzuppato nel brodo e spalmato di un paté o trito di fegatini di pollo, cipolla, cappero, acciughe e vin santo, è senza dubbio una preparazione dal gusto intenso, deciso e autentico, dunque, nel suo abbinamento, per esaltare e non soffocare questi intensi sapori, abbiamo pensato e provato un distillato altrettanto deciso e intenso: il brandy. Grazie alle sue intense note aromatiche, il suo corpo e il calore sposa perfettamente questa preparazione, cambiando la sua veste di distillato da bersi con preparazioni dolci o come vino da meditazione.



Tortellini in brodo & sake

È un classico irrinunciabile su molte tavole durante le feste in particolare in Emilia-Romagna, sua terra nativa. La sua struttura e consistenza lo assicura fra i principali comfort food e trovargli il giusto abbinamento non è una cosa da poco. Ma assaggiando e sperimentando alla fine, ci siamo resi conto che un curioso ma davvero gustoso abbinamento è quello con il sake. Servito alla giusta temperatura – caldo – così da non distaccarsi troppo da quella della pietanza, questa bevanda giapponese – non uno spirit, ma qui ci spingiamo oltre – accompagna e si integra in maniera perfetta con la nostra portata, rendendo il nostro abbinamento una vera e propria fusione di culture, direttamente sulla nostra tavola. Curioso da provare anche con altre preparazioni in brodo, come cappelletti o passatelli.



Bollito misto di carne & vodka o Vodka Martini

Tipico e immancabile su molte tavole delle feste, in particolare al cenone della Vigilia, il bollito misto di carne con le sue salse in accompagnamento è una preparazione che vede le sue origini principalmente in Piemonte, ma trova il suo posto nel menu delle feste anche in regioni come Toscana ed Emilia-Romagna. È una preparazione gustosa che può essere arricchita, di regione in regione con salse e preparazioni varie in accompagnamento. In questo nostro gioco di abbinamenti l’abbiamo pensato e provato in abbinamento alla vodka, il celebre distillato di patate o cereali. Il suo gusto etereo e delicatamente aromatizzato permette l’esaltazione dei sapori della carne, accompagna ed esalta le salse, anche quelle a tendenza acida e, una volta fatta questa prova ci siamo spinti anche nella versione miscelata del Vodka Martini. Provare per credere, un abbinamento di grande equilibrio.



Il cappone ripieno & Cognac

Tipico della cucina Toscana il cappone ripieno è un piatto celebre delle feste, che con la sua preparazione permette la preparazione di un ottimo brodo derivante dalla sua cottura. Il suo ripieno, molto aromatico e saporito è costituito principalmente da carne di manzo macinata, castagne, uvetta, salsiccia e uovo, salvo diverse e personali interpretazioni. È un piatto scenografico e molto amato, su cui molti sommelier giocano quando si tratta di abbinarlo con il vino. Noi, invece… Abbiamo osato un po’ di più e ve lo proponiamo in abbinamento con il Cognac. La struttura aromatica e profonda di questo distillato avvolge con determinazione il palato e si abbina perfettamente con tutte le componenti speziate e gustative di questa preparazione. Servito a temperatura ambiente, crea un legame quasi salino con il cappone, creando un gioco dolce/salato davvero interessante ed intrigante.



Abbacchio & whisky torbato

La lista delle nostre pietanze del Natale continua e stavolta è il turno del famoso Abbacchio, questa preparazione a base di agnello, tipica della regione Lazio, è un piatto estremamente apprezzato, che spesso trova consumo anche sulle tavole oltre i confini regionali, come in Abruzzo e Sardegna. L’abbinamento spiritoso che vi proponiamo è quello con il whisky torbato o con Cognac. Dapprima il pensiero ci induce a credere che questi due celebri distillati possano sovrastare il gusto di questa carne giovane, ma l’esaltazione del sapore è davvero assicurata. Le parti aromatiche del distillato si sposano con le parti speziate di questa preparazione, creando un ricco abbinamento, degno di palati esigenti e preparati. Vi invitiamo a provarlo per le feste e scoprire come siano versatili questi due distillati quando si accompagnano al cibo.



Anguilla in Carpione & Mezcal o Tommy’s Margarita

Il Carpione è una preparazione che vede le sue origini lontano nel tempo, quando ancora c’era l’esigenza di conservare i cibi e i frigoriferi erano solo un’utopia. È una preparazione che nel periodo delle feste, in Piemonte trova un grande uso, in particolare quando si parla dell’Anguilla in Carpione. Scoprendo e provando qualche abbinamento abbiamo trovato una grande armonia e piacevolezza in accompagnamento al Mezcal. Questa preparazione, che può comprendere tanti ingredienti e aromi al suo interno, non è stata facile da abbinare, ma con il Mezcal trova una interessante espressione, dove il sapore resta in equilibrio, tra acidità, sapidità, frutto e nota affumicata. Nel suo insieme l’abbinamento è stratificato e complesso, un po’ audace, ma davvero molto molto interessante. E per giocare ancora di più con l’audacia l’abbiamo abbinato anche al celebre cocktail Tommy’s Margarita, a base di Mezcal, scoprendo come l’abbinamento al cocktail amplifichi la freschezza e l’acidità di questo tipico piatto delle feste.



Baccalà & gin o Gin Tonic

Diverse e tradizionali le preparazioni che vedono il baccalà protagonista nelle versioni in umido, fritte o in salsa. Ogni regione d’Italia (e anche ogni porto di mare) ha la propria, da Livorno ad Ancona, da Venezia a Vicenza e via così. Il nostro abbinamento questa volta si è mosso partendo dal sapore naturalmente salino e salmastro di questo pesce, che in particolare nella versione fritta e in umido, trova grande impiego sulle nostre tavole nel periodo natalizio. L’abbinamento pensato con questo piatto è con il gin, il distillato contemporaneo e di grande successo che riesce incredibilmente a sposare le sensazioni gustative di questo pesce, ampliandone il retrogusto marino e arricchendo l’acidità. È un abbinamento che abbiamo anche provato nella versione miscelata più celebre di questo distillato di ginepro, il Gin Tonic. Infatti, nella versione fritta, questo accostamento di cibo e cocktail è un vero e proprio piacere per il palato, le parti aromatiche esaltano e rinfrescano la frittura, concedendo un vero e proprio momento gourmet.



Cotechino & Grappa barricata

Un must nel periodo delle feste, specialmente per il cenone di capodanno, il cotechino è un insaccato cotto, diffuso in tutte le regioni del nord Italia, deve il suo nome alla cotica – la cotenna del maiale – presente al suo interno. In questo folle pairing natalizio, l’abbiamo pensato abbinato alla regina dei distillati italiani, la Grappa. La consistenza grassa e l’aromaticità di questo piatto delle feste si sposa incredibilmente bene con la nota alcolica, intensa e aromatica di una buona Grappa Riserva, che porterà con se le tipiche note di legno, capaci di chiudere l’abbinamento con complessità, sgrassando il morso del cotechino. Divertitevi a giocare sui diversi tipi e aromi e date sempre una grande attenzione alla temperatura di servizio, se ambiente, meglio.



Panettone classico & Calvados – Pandoro & Kirsch

Senza di loro, non c’è festa. Nonostante le loro origini nel nord Italia, più nello specifico nella regione Lombardia, Panettone e Pandoro sono ormai il simbolo gastronomico indiscusso del Natale. Tanti gli abbinamenti che vengono fatti con questi dolci della tradizione ma a noi, piace proporli in questi diversi e armoniosi accostamenti. Panettone classico & Calvados. Un abbinamento inusuale ma sorprendente, il gioco di gusto, dolcezza e morbidezza del panettone abbraccia e si impregna del gusto intenso di questo distillato di sidro di mele, dove alcol e gioco dolce della materia prima esaltano il morso, lasciando un retrogusto zuccherino e marcato. Pandoro & Kirsch. Anche qui la dolcezza delicata e la consistenza del Pandoro sposano perfettamente la densa sensazione di ciliegia che questo distillato offre, l’abbinamento è davvero gustoso e anche un po’ ruffiano, piace a tutti e lascia il palato incredibilmente fresco e pulito.



Zelten & nocino

Tipico di quella splendida terra di confine che è l’Alto Adige, lo Zelten è un dolce buono e bello da vedere. È un pane dolce, che ha come principale ingrediente la frutta secca unita in un impasto lievitato a base di farina di frumento o segale con l’aggiunta di uvetta, fichi, mandorle, frutta candita, miele e cannella. Dimenticandoci di quelli che possono essere i vari abbinamenti tradizionali con tè, punch e vin brulé, lo abbiamo provato e ve lo proponiamo in abbinamento con il nocino, il celebre liquore a base di noci. Seguendo la linea gustativa data dalla frutta secca, l’accordo con questo liquore permette di esaltare le parti dolci e fruttate del dolce e creando un perfetto equilibrio con la sua importante nota alcolica.

Torrone morbido & vermouth rosso

Anche il Torrone Morbido è protagonista del Natale. Questo dolce tipico della zona di Cremona, è il perfetto fine pasto delle feste. Gustoso, sfizioso e dalla piacevole consistenza, è un composto a base di albumi, zucchero, miele e frutta secca tostata. Questa volta l’abbinamento pensato è con un buon Vermouth Rosso. La dolcezza e la consistenza del Torrone troverà la nota amara e amaricante del vermouth che ne allevierà la nota dolce, mantenendo l’insieme gustativo in perfetto equilibrio. Ancora più curioso se si sceglie un vermouth che spicca su aromi di agrumi. Bene, se servito qualche grado in meno, anche sé, anche la temperatura ambiente, garantisce il successo di questo abbinamento.



Cioccolato & rum

Non abbiamo osato nel chiudere questa nostra lista degli insoliti abbinamenti, ma cioccolato e rum è un abbinamento conosciuto e molto amato anche dai meno esperti e preparati degustatori di questo celebre distillato. L’abbinamento fra i due è un inno al gusto e alla piacevolezza, la sensazione di dolce si fonde con l’alcolicità e le sensazioni legnose del rum, un sapore che sa davvero di festa.



 

Vive fra Firenze (Toscana) e Merano (Alto Adige). Comunicatrice e scrittrice enogastronomica, sommelier e degustatrice di vini e distillati. Con la sua agenzia, la Io & Vino, si occupa di consulenza e formazione per attività ristorative con un forte focus sulla creazione di carte vino e distillati, su tutto il territorio nazionale.

Potrebbero interessarti