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Corsi di formazione per barman: opportunità di business per i brand del beverage

L’opinione dei barman influenza in modo significativo la scelta dei consumatori. Così i programmi di formazione diventano strumenti chiave per i brand per acquisire quote di mercato

 

Stando ai risultati dell’ultima ricerca “Barman italiani” 2022 di CGA by NielsenIQ, il parere dei baristi gioca un ruolo decisivo nelle scelte di consumo dell’utente finale. Gli italiani hanno più probabilità di essere influenzati dall’opinione del proprio bartender di fiducia (31%) rispetto ai consumatori di altri Paesi. Ed è per questo che i corsi di formazione per barman stanno diventando, sempre di più un’occasione di businee e di acquisizione di quote di mercato per le aziende che operano nel commercio del settore beverage. In particolar modo di quello di lusso.

Ma di quali corsi parliamo? Lo studio condotto in collaborazione con AIBES (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori) evidenzia le caratteristiche principali che i bartender si aspettano da un corso di formazione di successo. Il 98% del campione rivela di aver ricevuto una formazione professionale sulle bevande da parte dei propri fornitori, ma il 25% di loro non è soddisfatto e non frequenterebbe un altro corso. Segno che c’è ampio spazio di miglioramento nell’offerta, in un’ottica più eterogenea.



I vantaggi di investire in un programma di formazione di successo

Offrendo strumenti di crescita personale, dallo studio emerge che i brand investirebbero in pubblicità indiretta: il 62% dei barman intervistati dichiara di avere una selezione specifica di brand da suggerire ai clienti e 2 su 5 tendono a raccomandare marchi da cui hanno ricevuto una formazione professionale. Inoltre, il 65% del campione ha affermato di voler modificare la propria gamma di prodotti nei prossimi 12 mesi, a dimostrazione che investire in programmi di formazione ben strutturati può aumentare la brand awareness del marchio.

Per esempio, gli intervistati sostengono che una formazione specifica sul “servizio perfetto” di categorie specifiche come la birra renderebbe i clienti soddisfatti della loro esperienza complessiva (53%) spingendoli a tornare nel locale (51%) e a ripetere la scelta del brand (33%).



La formazione in presenza è importante per poter costruire relazioni durature

Alberto Sciacqua, Client Solution Director Italia, ha commentato: «I supplier di bevande in grado di fornire una formazione adeguata sul proprio brand si collocano nella direzione giusta per alimentare relazioni importanti e durature con i propri clienti. Inoltre, è necessario porre una fortissima attenzione sui barman italiani, player importanti nel settore dell’hospitality a livello mondiale. Per questo è necessario un supporto mirato da parte dei fornitori che in futuro andrà a vantaggio di brand e locali. La ricerca di CGA fornisce informazioni utili sulle opportunità di brand advocacy nel mercato italiano locale e globale, con l’obiettivo di aiutare i fornitori a comprendere come coinvolgere con successo i baristi».

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