Giocando con i classici: Cristian Bugiada a Milano nel nome del Mezcal

Il Flores Cócteles di Milano lancia “Flores Twist on classic Night” con un evento, il 22 novembre, assieme al fondatore della Punta Expendio de Agave di Roma

Toreador, Paloma, Tequila Sunrise e un twist dell’Espresso Martini. Ecco i quattro drink che Cristian Bugiada realizzerà martedì 22 novembre dalle ore 19.00 al Flores Cócteles di via Melloni 9, Milano.

Arrivato a Roma dalla Sicilia nel 2008 per studiare musica, ora Cristian Bugiada è uno dei sei ambasciatori mondiali ufficiali del CRM (Consejo Regulador del Mezcal), insieme al socio Roberto Artusio.

Sarà ospite del cocktail bar milanese adiacente al ristorante argentino Porteño Prohibido – unica Casa del Tango d’Europa – per una serata speciale nel segno della riscoperta di tre drink classici – e poco conosciuti – a base di tequila e mezcal, oltre che di una rivisitazione dell’Espresso Martini, dal nome Espresso Mexicano.



L’evento si inserisce in un calendario di serate pensate per diffondere la conoscenza dei cocktail classici e della loro rivisitazione nel rispetto delle ricette originali.

«Il mondo degli spiriti è cambiato profondamente nell’ultimo secolo – spiega Sebástian Bernardez, tra i fondatori insieme a Fabio Acampora e Aleandro Bernardez, del nuovo cocktail bar milanese – In generale, oggi abbiamo a disposizione ingredienti di maggior qualità rispetto al passato. Del resto, nel corso del tempo, le ricette di liquori e distillati sono state modificate per venire incontro al gusto dei clienti, in continua evoluzione. E poi, nell’ultimo ventennio in particolare, si sono moltiplicati prodotti e referenze. Ormai sul mercato troviamo di tutto, il che permette ai bartender di dare massimo sfogo alla propria creatività. Sia chiaro – aggiunge – in ogni campo sperimentazione e innovazione sono alla base dell’evoluzione e quindi essenziali. E a noi piace molto la creatività. Detto questo, prima di dedicarsi alla cucina molecolare, Ferran Adrià aveva appreso come fare un brodo perfetto. La verità? La creatività senza conoscenza serve a poco. Anzi. Troppo spesso, ultimamente, i bartender firmano lunghe cocktail list di signature senza però padroneggiare perfettamente le ricette che hanno fatto la storia. Non stupisce che di frequente i drink siano poco equilibrati o comunque non memorabili. Senza le basi non si può sperimentare con successo».

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