Ritter Sport Gin e Rum Limited Edition

Esiste qualcosa di più bello, romantico e divertente che perdersi tra gli scaffali dei supermercati alla ricerca di cose sfiziose e novità di ogni genere?

 

Una ricerca sembra sia riuscita a studiare, quantificare, la piena gioia e soddisfazione che proviamo quando ci troviamo di fronte a qualcosa di palesemente industriale e confezionato, ma che riesce ugualmente a far attivare le nostre endorfine. O quantomeno a innalzarne il livello fino al punto da spingerci a quell’acquisto compulsivo, che in altri momenti non ci saremmo mai permessi.
Lo scopo di questa rubrica sta proprio lì, nello scovare e raccontarvi tutti quei “guilty pleasure” alimentari, che sicuramente non sono prodotti artigianali e dalla filiera corta e non fanno benissimo alla salute, ma che senza dubbio ci danno (almeno per una volta) il piacere e la felicità di un momento tutto nostro.



Questa volta il nostro sguardo indagatore ha trovato soddisfazione nei nuovissimi Ritter Sport Crunchy al Gin e al Rum Jamaicano. Si tratta di buste da 200gr con dodici  cioccolatini confezionati singolarmente, che richiamano il nostro amato mondo dei distillati. Prodotti in Germania dalla casa madre, questi piccoli pezzetti di felicità sono dei veri e propri bon bon (come si diceva un tempo) con ripieno di crema alla nocciola, uvetta sultanina, cialda e riso croccante al Gin o al Rum Jamaicano. A seconda della linea che sceglierete. Li abbiamo scovati in un supermercato romano e dalla confezione appare chiaro che sono nati per il mercato tedesco; dalle nostre indagini abbiamo appurato che probabilmente sono stati importanti come test campione (cosa che speriamo, significherebbe che raggiungerebbero presto il nostro mercato), oppure come aggiunta di magazzino.



Inutile dirvi che, sia nella confezione dei dolcetti al gusto Gin che in quella al gusto Rum, non compaiono riferimenti precisi sull’etichetta di distillato utilizzata, ma viene usata l’attenzione – gentilissimi – di avvisare i clienti che contengono alcol.

Sono buoni. Buonissimi, e ovviamente non staremo qui a spaccare il capello in quattro per sapere che qualità di Gin o di Rum sia stato usato e se veramente quest’ultimo era jamaicano.

Basti sapere che tra le due categorie è davvero difficile capire quale dei due sia più sfizioso e, soprattutto, se la dipendenza che abbiamo riscontrato da giorni per queste due novità sia sana.



Il risultato finale di questa sperimentazione golosa, identifica perfettamente la tipologia di prodotto ricercato. Che è poi l’obiettivo della nostra rubrica. Buono quanto basta ma senza esagerare, è lo sfizio di cui spesso sentiamo il bisogno in quelle giornate che non riescono proprio ad andare per il verso giusto, una coccola per il palato e per la mente. Fregandocene di tutte quelle righe in piccolo che contengono informazioni poco salutari che la gente comune chiama ingredienti.

Per venire in aiuto a tutti voi, che li state cercando ma che non riuscite a trovarli sotto casa, aggiungo che il prode Amazon li ha in vendita (e come ti sbagli) a poco più di tre euro a busta (ma il link non ve lo metto) e che, se volete info più dettagliate sul prodotto, potete far visita al sito ufficiale della Ritter per quello al Gin. Per quello al Rum, il sito ufficiale non dà informazioni specifiche, ma ce ne faremo una ragione.

Per adesso è tutto. Arrivederci ai prossimi alimenti #perigolosi.

Nasce astemio nel 1971 a Roma, ma già alla fine degli anni ’80 si appassiona alla creatività e al buon bere. Frequenta Accademia delle Belle Arti e in contemporanea sviluppa una passione vera e sincera per il Campari e il Gin (in tutte le sue declinazioni). Illustratore, fumettista, mangiatore e creativo. Scrive e collabora con varie testate giornalistiche da anni. Conoscitore delle varie dinamiche del food&beverage, ha sempre fame e sete.

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