Bologna in dieci tappe: buone tavole, calici e cocktail da non perdere

Una selezione di locali da scoprire per gli appassionati di pairing, carte distillati e piaceri della tavola

C’è più Gusto. A fare cosa? A vivere in Italia, sicuramente: tra arte, bellezza, sapori sempre inediti in ogni angolo, grandi storie e personaggi geniali. È questo che ha voluto sintetizzare in una due giorni d’eccezione ilGusto, l’Hub verticale del Gruppo Gedi, che il 5 e il 6 novembre 2022 sbarca a Bologna con una piccola astronave, direttamente in quel cuore impressionante che Palazzo Re Enzo. Qui verrà dipanata un evento su due giorni dal nome programmatico: C’è più Gusto (appunto). Un intreccio di laboratori, masterclass e un mercato dedicato alle più grandi eccellenze italiane (e non solo): dallo Storico Ribelle ai tortellini che giocano in casa, passando per il vino degli Abruzzi e molto altro ancora.

Per tutti coloro che andranno (e lo consigliamo vivamente) alla manifestazione, noi di Spirito Autoctono abbiamo preparato una mappa di Bologna che profuma di spirits e cocktail – ma non solo –, tra insegne di nuova concezione e ispirazione retrò, esotismo, atmosfere vintage, spunti naturalistici, ambienti storici e veraci. Insomma, una selezione di esperienze un po’ per tutti i gusti e tutte da provare.



Mela Cactus, uno dei signature di Velluto – Botanique Eclectique

Flor – Food and More

Chi è in cerca di piaceri per gli occhi e per il palato, non può non lasciarsi sedurre dal Flor. Luci soffuse, pareti rocciose, piante, sedute vellutate, tocchi di colore e dorati, in una sorta di ‘grotta urbana’ e glam che accoglie con promesse allettanti. In carta drink si va dai grandi classici ai nove signature curati dal bar manager Marco Natali e pensati per raccontare storie in forma liquida, tra fiori, alghe, erbe e spezie. Non mancano selezioni di vodka, gin, whisky, tequila, mezcal, amari e molto altro. Nel piatto le creazioni dello chef Matteo Poggi, che al motto di “less is more”, mette la tecnica al servizio della materia prima, regalando vere e proprie esperienze di gusto. Per le anime notturne, ci sono anche i “Late night bites”, da abbinare a una buona bevuta.
via Drapperie 10 – www.florfoodandmore.it



Velluto – Botanique Eclectique

Tra i banconi bolognesi, quello del Velluto è una tappa immancabile. Qui Enrico Scarzella, Matteo Dondi e Federico Parisini hanno dato via a un luogo onirico e dal respiro internazionale, in cui sostare a colazione, pranzo o cena. Al mattino caffè in versione cold brew, selezione di espressi della casa, specialità dolci e salate, mentre a pranzo e a cena si va dai poke ai tapas, poi i piatti del menù, semplici e gustosi. In abbinamento, vino e una ben fornita carta spirits, tra amari, distillati e vermouth, oltre a 12 signature cocktail tutti da provare.
Via de’ Toschi, 2g – www.vellutobologna.com



Oltre.

Il luogo della tradizione in un ambiente contemporaneo. Oltre porta in tavola, con un approccio sartoriale al cliente, i prodotti degli artigiani locali. La carta cocktail cambia circa ogni mese, giocando di tecnica, intuizione, materia prima ed estro. Dal ‘classico’ Martini al Pinzimonio (olio EVO, aglio nero, aceto balsamico, liquirizia) al Memorie di un Gazpacho (gin all’olio EVO, yuzu, gazpacho mix), dal prosciutto e melone (rum, grasso, prosciutto, melone) al Dormi Sepolto in un Campo di Grano (whisky di grano, banana caramellata, zafferano, albicocca, passion fruit), ci si perde in un carosello di sapori e immagini che catapultano in un’esperienza ai limiti del sinestetico. Imperdibile.
Via Majani, 1/A – www.oltrebologna.it



Fior di Sale

Tra petali e profumi, Fior di Sale è il regno del bartender Salvatore Castiglione, che con maestria miscela calici colorati e giocosi, sperimentando con gli ingredienti a disposizione ogni giorno. Grandi classici – rivisitati e non – signature, ma anche ‘imbottigliati’, da gustare in loco o a casa, anche ordinabili online. Senza dimenticare i mocktail. I piatti seguono la filosofia del bar, partendo da prodotti freschi e di giornata. Si può scegliere tra le mezze porzioni e quelle intere e ce n’è per tutti i gusti. Per gli indecisi, i menù degustazione danno la possibilità di spaziare. L’abbinamento col drink è d’obbligo.
Via Altabella 11/D – www.fiordisalebologna.it



Bizarre

Una cocktail boutique, in cui incrociare l’aperitivo all’italiana con l’arte del bartending. Bizarre è un angolo accogliente e raccolto, in cui l’arredamento dal gusto vintage vuole suggerire un’atmosfera di casa. Si può scegliere tra i classici della miscelazione e la drink list di stagione. In abbinamento, manicaretti sfiziosi ed eleganti, per solleticare il palato, invitando a un altro sorso. L’aspetto estetico e la cura dell’dettaglio sono una firma, assieme alla sapiente unione di sapori.
Via Belvedere 4/A – www.bizarrebologna.com



Ruggine

“Quattro ragazzi figli di diversi angoli d’Italia, accomunati dalla passione per il cibo, il buon bere e le persone. Innamorati di Bologna e del suo abbraccio materno”. Si descrivono così Davo, Don, Jack e Ricky, che in vicolo Alemagna hanno aperto il proprio locale all’insegna della spontaneità e di un’atmosfera distesa, tra mura che hanno visto trascorrere duecento anni di storia cittadina. Ci sono i primi piatti e i burger, poi taglieri, stuzzichini e piatti leggeri, il tutto a base di materie prime ottime. In menù trovate anche i sorrisi (gratis!). Accanto a birre e vini, i cocktail della drink list sono tutti da provare e preparati con molti ingredienti “fatti in casa”, realizzati nel laboratorio gastronomia di proprietà, Ragu. Dal Celery Jazz, “dolce schiaffetto a base gin”, all’Orzata Sociale, fino al citrino Rock The Karka “per limonare senza pensieri” e molto altro. Fatevi consigliare, non ve ne pentirete.
Vicolo Alemagna 2/C – www.ruggine.bo.it



Bamboo

Il fascino della giungla tradotto in cocktail e piatti ricercati, in un ambiente raffinato e dallo stile retrò. Se qualcuno si chiedesse come questo sia possibile, la risposta è Bamboo, il bistrot cocktail bar ideato da Kong in via dei Musei. Un menù che accontenta tutti – dalla tagliatella al ragù fino ai panini da comporre – e una drink list fatta per divertire e regalare momenti di gusto, che cambia stagionalmente. I bartender sono quattro, Lara, Fabio, Christian ed Elena, tutti giovani e ciascuno con esperienze diverse, per stupire con le tante proposte di mixology e consigliare il cocktail giusto per ogni momento.
Via De’Musei 4/c – www.bamboobologna.info



Donkey

Tra le creazioni bolognesi di Kong, c’è Donkey, lo speakeasy in cui immergersi nell’atmosfera di un salotto anni Venti. Specialità di pesce e burger, ma anche piatti di ispirazione asiatica, realizzati in chiave gourmet, per accompagnare drink creativi da sorseggiare dal tramonto fino a tarda notte. Il Donkey è un angolo in cui sostare fuori dal tempo, per scivolare indietro e lasciarsi proiettare in avanti in colpo solo dal calice alla forchetta.
Vicolo Broglio – www.instagram.com/donkeyspeakeasy



Gran Bar

In via d’Azeglio, in pieno centro, il Gran Bar è un’istituzione per gli amanti dell’aperitivo e del buon vino, ma anche della mixology. La proposta di gin della ‘Gintoneria’ comprende decine di referenze, dall’Italia, dal Regno Unito e dal resto del mondo. Con i cocktail si va dal pre-dinner all’after, con una carta che accontenta davvero tutti (anche gli astemi). Per chi avesse voglia di bollicine, la carta Champagne è ampia e promette ottimi calici. Il tutto si abbina a panini, sandwich e sfizi vari, per soddisfare ogni palato.
Via Massimo D’Azeglio 8/A – www.granbarbologna.it



Osteria del Sole

No, non è un posto per mixologist, ma un’esperienza da provare, qualunque cosa vi porti a Bologna. L’Osteria del Sole si trova nei pressi di Piazza Maggiore, in vicolo dei Ranocchi, ed è un locale storico, di cui si hanno notizie già nel quindicesimo secolo. Il menù è tutto a piacere della clientela, nel senso che un menù non c’è, perché il cibo ognuno se lo porta per conto proprio. Che sia il pranzo a sacco preparato a casa, un panino con la mortadella o una specialità presa in una delle botteghe della zona, qui ci si può sedere e godersela in abbinamento al vino – quello sì – dalla cantina dell’Osteria. Per finire, un amaro, un liquore o una grappa, non mancano mai.
Vicolo dei Ranocchi 1/D – www.osteriadelsole.it



Radici toscane tra Mugello e Chianti, adottata in Veneto tra ombre e bacari. Ha il naso sul vino da quando lo ha tolto dai libri (forse le cose si sono anche un po’ intrecciate…) e un passato tra voli intercontinentali, valigiate di bottiglie, Paesi asiatici e degustazioni. Diplomata Ais, approda alla comunicazione come ufficio stampa e poi nella redazione di VinoNews24.it. Viaggia, assaggia, scrive, ascolta molto e parla quando serve (svariate lingue).

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