Declinazioni di territorio, tra fumate, spirits, affinamenti e Champagne

Dalla grappa al pamigiano, dallo Champagne alla mozzarella di bufala, il sigaro incontra il piacere gastronomico con le degustazioni al Club Amici del Toscano al Salone del Gusto – Terra Madre 2022, in collaborazione con Spirito Autoctono

La 14esima edizione di Salone del Gusto – Terra Madre, organizzata da Città di Torino, Slow Food e Regione Piemonte, è stata un successo di pubblico. In cinque giorni l’evento ha registrato oltre 350mila passaggi di visitatori. Un pubblico che ha accolto con entusiasmo la scelta di Parco Dora, dando ragione agli organizzatori, che hanno voluto parlare di rigenerazione proprio a partire dall’ex area industriale, oggetto di un processo di riqualificazione ancora in atto. L’esperienza acquisita in questa prima edizione a Parco Dora rappresenta un prezioso bagaglio che consentirà di mettere a punto, in futuro, un evento ancor più rispondente alle esigenze di pubblico, espositori, partner e organizzatori.

Presso l’area dedicata al Club Amici del Toscano si sono svolte numerose attività interessanti, alcune delle quali con la presenza attiva di Spirito Autoctono.



“Bollicine, bufala e sigaro”, la voluttà di un incontro

Protagonista della prima attività – in programma venerdì 23 settembre alle ore 18 -, il Toscano Piccolo Rustico, proposto in abbinamento a due Champagne firmati Gaston Cheq, il Cuvée Speciale Brut Millesimato 2015 e il Blanc de Blancs Brut Millesimato 2015, con un accompagnamento di mozzarella di bufala del caseificio Il Casolare di Alvignano (CE).

Ad aprire il seminario, Gianni Basso del Club Amici del Toscano, che ha illustrato le caratteristiche del Toscano Piccolo Rustico, un sigaro contenuto nelle dimensioni, ma che appaga il palato con aromi intensi e decisi di terra, cuoio, pepe nero e accenni di legno.

A seguire, il direttore di Spirito Autoctono, Francesco Bruno Fadda, ha illustrato ai presenti la maison Gaston Cheq. Ottanta famiglie e un solo obiettivo, quello di continuare a restare fedeli alla storia di sempre, al proprio territorio e al prodotto che l’ha fatto grande. Sembra una favola, ma è la realtà della piccola cooperativa di Coteaux du Landion, nei dintorni di Meurville, nel sud della Champagne. Il loro cuore sono le vigne e soprattutto lo Champagne che vi nasce, Gaston Cheq. Una perla, piccola (per numeri di produzione), ma preziosa. I vigneti sono quasi esclusivamente coltivati a Pinot Nero (solo un 20% degli uvaggi di Gaston Cheq è suddivisa tra Chardonnay e Pinot Meunier) e le etichette sono importate e distribuite in esclusiva da Acquaspiritosa, l’azienda sarda dedita alla ricerca e alla distribuzione di piccole realtà produttive, caratterizzate dall’assoluta eccellenza qualitativa. Proprio come tutta la linea degli Champagne Gaston Cheq.

Gaston Cheq Cuvée Speciale Brut Millesimato 2015

Uno Champagne che mette in armonia i tre vitigni della regione; un bell’equilibrio tra finezza, persistenze e delicatezza. Le annate dei millesimati vengono scelte per il loro profilo aromatico promettente e generoso. Uvaggio: 40% Pinot Noir, 40% Chardonnay, 20% Pinot Meunier.

Gaston Cheq Blanc de Blancs Brut Millesimato 2015

100% Chardonnay della Côte des Bar, questo champagne è fine, elegante, maturo. Caratterizzato da un‘eccezionale persistenza aromatica, da un bel color dorato intenso, da bollicine fini e leggere e da una nota di agrumi canditi. Un invito d’eccellenza per una degustazione raffinata. Una sola annata di vendemmia, sette anni di invecchiamento.

In conclusione, è stata proposta una mozzarella di bufala del caseificio Il Casolare di Alvignano, un’esplosione di sapori che si è legata al meglio ai due Champagne Gaston Cheq.



“Spirito Autoctono – invecchia”, quando è meglio attendere

La seconda attività in programma, fissata sempre per venerdì 23, alle ore 22.30, aveva come protagonista il Toscano Antica Tradizione, proposto in abbinamento a una verticale di grappe di Distillerie Berta, nello specifico Bric del Gaian 2013, Tre Soli Tre 2012 e Magia 2011. A completare il tutto è stato proposta anche una verticale di Parmigiano nelle versioni 60 mesi, 80 mesi e 120 mesi, con gli splendidi prodotti del Caseificio Malandrone 1477.

Gianni Basso, relatore del Club Amici del Toscano, ha aperto l’ultimo seminario della giornata illustrando le caratteristiche del Toscano Antica Riserva, un sigaro appartenente alla famiglia dei “pancia larga”, nato nel 2010 per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia e che ha espresso grande carattere, con aromi intensi e decisi di note tostate, spezie e cuoio.



Francesco Bruno Fadda, direttore di Spirito Autoctono – La Guida

Instancabile mattatore, il direttore di Spirito Autoctono Francesco Bruno Fadda, ha illustrato ai presenti la Distilleria Berta. Paolo Berta fu il primo ad avere l’idea di invecchiare la grappa. I primi anni non furono facili poiché all’epoca in pochi credevano che la grappa potesse avere un potenziale affinamento, ma con il tempo i risultati arrivarono: la grappa firmata Distillerie Berta ha iniziato a diffondersi velocemente in Italia e i loro prodotti sono apprezzati anche all’estero dove venivano commercializzati attraverso particolari bottiglie in ceramica e in cristallo.



Grappa Berta Bric del Gaian 2013

Il profumo di questa grappa è complesso, delicato, avvolgente, con una grande personalità. Fra le molteplici sensazioni avvertite spiccano salvia, piccoli frutti di bosco, pompelmo e vaniglia. Al sorso è ricco, avvolgente con una lunga persistenza aromatica.

Grappa Berta Tre Soli Tre 2012

Dal profumo ampio e avvolgente, si esprime fin da subito con una grande personalità. Splendide sensazioni nelle quali spicca la frutta matura, con ribes nero e albicocca, poi cacao e vaniglia. Al sorso torna tutto il bagaglio aromatico percepito.

Grappa Berta Magia 2011

Al naso il profumo risulta complesso, ampio e caldo. Si avvertono note di buccia d’arancia, tabacco e uva passa. Al sorso si confermano le seducenti sensazioni avvertite al profumo.

Classe 1981, abruzzese di nascita ma piemontese d’adozione, dopo gli studi inizia a viaggiare per lavoro e scopre un mondo che lo coinvolgerà sempre di più. I primi articoli li scrive oltre 10 anni fa per hobby e ad oggi è il suo lavoro. Giornalista e blogger, appassionato e collezionista di sigari e memorabilia cubane dagli anni 2000, cura rubriche che spaziano dal collezionismo, alle degustazioni e al vintage, all’interno di diverse riviste, si interessa anche di spirits, bollicine e vini, ossia tutto quello che si può abbinare ad un buon sigaro.

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