Vino: semestre nero nella gdo in USA, Germania e UK

Calano i volumi per tutte le principali denominazioni enoiche. Il primo semestre 2022 chiude con una performance sui volumi acquistati nell’off-trade di Usa, Germania e Uk rispettivamente a -7,5%, del -10,5% e del -14%

Primo semestre complicato per il vino italiano, per quanto riguarda le vendite tra gdo e liquor store dei tre principali mercati mondiali. Il primo semestre si è chiuso infatti con volumi acquistati nell’off-trade di Usa, Germania e Uk rispettivamente a -7,5%, del -10,5% e del -14%.

Secondo l’Osservatorio UIV-Vinitaly – che ha elaborato su base Nielsen le performance del vino tricolore tra gli scaffali di Usa, Germania e Regno Unito – si registra un calo dei volumi in doppia cifra (-10,6%) sul pari periodo dello scorso anno, per un controvalore di 2,26 mld di euro (-8,1%).

La contrazione riguarda tutte le principali denominazioni del Belpaese: negli Usa il Pinot grigio – che rappresenta quasi la metà delle vendite di vini fermi – cede in volume quasi il 3% e viene superato a valore dai concorrenti neozelandesi del Sauvignon blanc; in difficoltà anche altri alfieri storici del made in Italy nel mercato a stelle e strisce, come il Lambrusco e il Chianti, che vendono rispettivamente il 16% e l’11% in meno delle bottiglie commercializzate nel pari periodo 2021.


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