Lucius Dry Gin, se tra le botaniche c’è il Gorgonzola Dop

Il gin realizzato con il celebre formaggio erborinato, raccontato da Alessandro Belletti di Alfa Spirits

Si è parlato di abbinamenti tra gin e formaggi e di formaggi affinati al gin, ma un gin che sfrutta un formaggio come botanica appare decisamente insolito, tanto più se il formaggio in questione è il re dei formaggi Dop a cavallo tra Piemonte e Lombardia.
Dall’idea di tre ragazzi novaresi nasce infatti Lucius, il primo e unico Dry Gin al Gorgonzola, il cui nome è dedicato a San Lucio, protettore dei casari.

Se di primo acchito la trovata può destare qualche scetticismo, va detto che per arrivare dall’idea alla sua realizzazione Fabio Mainini, Alessandro Belletti e Alessandro Romussi di Alfa Spirits hanno in realtà lavorato con impegno e serietà, appoggiandosi a un esperto distillatore, che li ha affiancati nella scelta del giusto bilanciamento tra le botaniche.



Il risultato non è affatto scontato, anzi sofisticato e con una spiccata agilità in fatto di abbinamenti gastronomici. Nella chiacchierata con Alessandro Belletti abbiamo approfondito il percorso che ha portato a Lucius.

Alessandro, com’è nata l’idea di Lucius Dry Gin?

Il nostro intento è stato fin da subito quello di valorizzare il Piemonte, regione nella quale siamo nati e cresciuti. Per questo abbiamo fortemente voluto che la botanica immancabile per un gin, il ginepro, provenisse dalle montagne più vicine a noi. Su queste fondamenta abbiamo fatto svariati studi e tentativi con diverse singole botaniche del nostro territorio, non ponendoci limiti. Una sera, dopo svariati tentativi che ci stavano portando a definire una prima ricetta, non molto originale, abbiamo iniziato ad elencare, quasi a mo’ di brain storming, tutte le botaniche maggiormente rappresentative del nostro territorio. Ad un certo punto è stato menzionato il Gorgonzola e improvvisamente ci siamo guardati, consci di aver avuto l’illuminazione. Dopo i primi dubbi legati a come trattare questa botanica in distillazione, ci siamo lanciati in vari tentativi. Siamo arrivati così al nostro “Piemonte da bere”, un connubio perfetto tra ginepro piemontese, Gorgonzola, muschi e licheni”.



Un gin al Gorgonzola desta curiosità, ma al di là del fare notizia, quali sono le caratteristiche che rendono questo prodotto efficace come botanica?

Senza dubbio utilizzare una botanica innovativa in un mondo così vasto crea subito tanto interesse. Oltre a questo, noi siamo convinti che la scelta vincente sia stata trovare il giusto mix delle nostre quattro botaniche. Le note sapide e stagionate del Gorgonzola vengono esaltate dalle note fresche e balsamiche di montagna che rendono l’insieme molto profumato ed armonioso”.

In questo caso gli aromi della ‘botanica’ sono dati più dal formaggio in sé o dalle muffe che lo caratterizzano?

Entrambe. Per la maggior parte delle persone che l’hanno testato, il sentore di Gorgonzola è sicuramente riconoscibile all’olfatto mentre in bocca prevalgono la mineralità dell’erborinato e la balsamicità delle altre botaniche”.

Vi siete affidati a una distilleria e a un mastro distillatore?

Vedendo i buoni risultati che via via ottenevamo, abbiamo iniziato a cercare una distilleria che abbracciasse la nostra idea, sposando quindi il nostro progetto. Abbiamo conosciuto Distillerie Subalpine – L’Arte del Bere di Chieri (TO), una recente realtà guidata da un noto mastro aromatiere attivo da oltre 40 anni in questo settore: Alfredo La Cava. Sicuramente l’intervento del Mastro distillatore ci ha aiutato nello sfruttare al meglio le potenzialità del Gorgonzola, fino a far nascere un prodotto non solo curioso, ma anche credibile. Un piccolo segreto possiamo svelarlo: utilizziamo Gorgonzola ‘piccante’!



Come vedete il consumo ideale del Lucius dry gin? qual è il pairing ideale in mixology?

Fin da subito lo abbiamo immaginato come un gin da miscelazione e da orario aperitivo. In realtà, assaggio dopo assaggio, è stato molto apprezzato anche in mix più o meno dolci da dopo cena, oppure in purezza. Raccogliendo i pareri ed i consigli di esperti cuochi piemontesi, è stato trovato interessante anche nel mondo cooking. Il nostro Lucius Dry Gin viene abbinato sia al mondo dal quale nasce, quello dei formaggi, sia in lidi più ricercati, come ostriche, carne e pesce, nel mondo dei dolci e ovviamente al risotto, per sfumatura, mantecatura e anche finitura“.

Qual è la risposta che avete avuto dalla clientela?

Tanta curiosità, tanto stupore, complimenti e anche un po’ di sano scetticismo, com’è giusto che sia, ci vien da dire. La richiesta del prodotto oggi è notevole, spinta sicuramente da novità e curiosità, per cui siamo davvero soddisfatti“.

E ai consumatori più scettici cosa rispondete?

Che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina, soprattutto in questo mondo sempre aperto all’originalità e allo studio. Lucius Dry Gin è pronto per essere gustato attraverso cocktail elaborati da professionisti nei bar con i quali collaboriamo, ma anche a casa grazie alle stesse ricette che pubblicheremo nel tempo sul nostro sito, nella sezione dedicata“.


Per la descrizione delle botaniche e le note di degustazione di Lucius Dry Gin ecco l’articolo di VinoNews24.it.


 

Radici toscane tra Mugello e Chianti, adottata in Veneto tra ombre e bacari. Ha il naso sul vino da quando lo ha tolto dai libri (forse le cose si sono anche un po’ intrecciate…) e un passato tra voli intercontinentali, valigiate di bottiglie, Paesi asiatici e degustazioni. Diplomata Ais, approda alla comunicazione come ufficio stampa e poi nella redazione di VinoNews24.it. Viaggia, assaggia, scrive, ascolta molto e parla quando serve (svariate lingue).

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