Gin 1211 Twelve Eleven, nato dall’incontro di due amici

Questa bottiglia, ma soprattutto il liquido contenuto all’interno, è frutto di una lunga storia di rapporti umani; è il risultato di un incontro di anime e di cuori che, come spesso succede, è fortuito e di incredibile casualità come raccontano i due protagonisti della nascita del Gin 1211 Twelve Eleven.

Mauro Stroppi, architetto, è un appassionato di gin con un grande gusto e olfatto, mentre Aldo Cami, che nella vita si occupa di stampe fotografiche e grafica pubblicitaria, è uno spirito innovatore che ama intraprendere e sperimentare.

Entrambi sono nati il 12 di novembre e si conoscono da qualche anno in modo superficiale.

Una sera di estate, a Santa Margherita Ligure (Genova) e più precisamente sui tavoli del Master American Bar, si incontrano per una cena con altri amici, che non sono indifferenti in questa storia.

Orietta, Nadia, Marina, Simona, Monica, Roberto ma soprattutto Luciano, sono le figure attraverso cui si sviluppano le reciproche conoscenze, i piaceri dello stare insieme, il gusto per la vita e quello spirito un po’ marinaro che genera la giusta atmosfera.

Per questo il gin è frutto di rapporti umani: ognuno di loro ha dato un contributo a questa bellissima storia.

Durante questa cena che sembra una delle tante, succede qualcosa di imprevisto: i due protagonisti scoprono che il gin tonic è un argomento di comune interesse.

Mauro Stroppi e Aldo Cami

Iniziano quindi a parlare, ipotizzando e sognando di fare un gin esattamente come vogliono loro.

La scintilla è generata e Mauro inizia a ricercare la giusta distilleria e ad affinare nella mente il gusto del nuovo gin.

La scelta del nome e dell’etichetta è stata fulminea, vista la medesima data di nascita e il comune segno zodiacale dello scorpione sotto cui ricade.

I presupposti sono ottimi ma non tutto fila liscio.

Qualche incontro con distillerie poco professionali e con persone non appassionate potrebbe spaventare, ma Mauro e Aldo sono avvezzi alle difficoltà e sanno che un risultato apprezzabile richiede tenacia.

Niente li ferma e Mauro procede come un martello, superando ogni ostacolo e giungendo finalmente a creare la ricetta dei suoi sogni.

Sempre sui tavoli del Master si testa il primo assaggio, che sembra promettente.

Il progetto si avvia definitivamente.

La ricetta, la distilleria, la bottiglia, il tappo, la capsula, la grafica, l’etichetta… sembra una corsa a ostacoli, ma tutto si chiarisce nel corso del fare.

Manca solo un ultimo passaggio, la distribuzione.

Anche qui un uomo, Luca Borla titolare de La Casa del Habano di Milano, che Aldo conosce da molti anni e con il quale ha attraversato acque burrascose per raggiungere insieme acque favorevoli, ci mette del suo e partecipa al progetto.

Ogni botanica utilizzata viene distillata separatamente per conservare sapore e profumo inalterabile e vengono utilizzate materie prime di elevata qualità, per mantenere al meglio tutte le proprietà nel tempo, con la regia di Mauro e sotto l’occhio – e il naso – attento dalla Distilleria Quaglia di Castelnuovo Don Bosco (Asti), che lavora con metodo artigianale. La miscela viene poi abbinata ad alcool ottenuto dalla fermentazione di orzo, frumento e acqua osmotizzata.

L’inebriante sentore delle bacche di ginepro, il profumo intenso degli agrumi, la nota speziata del coriandolo, il retrogusto amaricante della genziana e gli effluvi piccanti del Long Pepper, addizionati ad altre preziose botaniche segrete, rendono questo distillato emozionante e spregiudicato.

“Ci auguriamo che tu senta in questo gin il gusto della nostra amicizia e della nostra umanità, che abbiamo aggiunto alla parte alcolica e alle botaniche creando, ci auguriamo, un gusto veramente speciale”, così gli amici Mauro e Aldo invitano all’assaggio del proprio gin.

Classe 1981, abruzzese di nascita ma piemontese d’adozione, dopo gli studi inizia a viaggiare per lavoro e scopre un mondo che lo coinvolgerà sempre di più. I primi articoli li scrive oltre 10 anni fa per hobby e ad oggi è il suo lavoro. Giornalista e blogger, appassionato e collezionista di sigari e memorabilia cubane dagli anni 2000, cura rubriche che spaziano dal collezionismo, alle degustazioni e al vintage, all’interno di diverse riviste, si interessa anche di spirits, bollicine e vini, ossia tutto quello che si può abbinare ad un buon sigaro.

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